Il bambino che nasce immerso nel mondo, all’interno di una polifonia di suggestioni, non solo visive, ma anche, e soprattutto, multisensoriali, coltiva fin dai primi mesi di vita una naturale disposizione alla ricerca di ciò che ritiene bello. È difficile descrivere il concetto di bellezza che il bambino sviluppa fin dalla prima infanzia. Esso non è assimilabile ad un costrutto puramente estetico: piuttosto ha a che fare con una scoperta di un mondo interiore, che egli plasma, con un senso di autodeterminazione e di autoefficacia superiore a quello che normalmente siamo abituati ad attribuirgli, proprio alla luce di quell’esperienza di bellezza che assapora fin dai primi giorni di vita103. Luci, colori, suoni, odori, esperienze di relazione e di prossimità: questi sono gli input che il bambino impara a processare e che divengono lo spartito sensoriale sul quale giunge ben presto a delineare le note della musica di sottofondo al ritmo della quale catalogherà, nel divenire dello sviluppo, tutte le esperienze, non solo estetiche e sensoriali, ma anche relazionali ed emotive. La ricerca del bello, dell’appagante, è un’azione che scandisce le tappe della crescita dei bambini, al pari del progredire della cognizione, del linguaggio, della motricità, dello sviluppo morale.
La bellezza nella prima infanzia come fattore di sviluppo
Paola Bastianoni
Primo
2024
Abstract
Il bambino che nasce immerso nel mondo, all’interno di una polifonia di suggestioni, non solo visive, ma anche, e soprattutto, multisensoriali, coltiva fin dai primi mesi di vita una naturale disposizione alla ricerca di ciò che ritiene bello. È difficile descrivere il concetto di bellezza che il bambino sviluppa fin dalla prima infanzia. Esso non è assimilabile ad un costrutto puramente estetico: piuttosto ha a che fare con una scoperta di un mondo interiore, che egli plasma, con un senso di autodeterminazione e di autoefficacia superiore a quello che normalmente siamo abituati ad attribuirgli, proprio alla luce di quell’esperienza di bellezza che assapora fin dai primi giorni di vita103. Luci, colori, suoni, odori, esperienze di relazione e di prossimità: questi sono gli input che il bambino impara a processare e che divengono lo spartito sensoriale sul quale giunge ben presto a delineare le note della musica di sottofondo al ritmo della quale catalogherà, nel divenire dello sviluppo, tutte le esperienze, non solo estetiche e sensoriali, ma anche relazionali ed emotive. La ricerca del bello, dell’appagante, è un’azione che scandisce le tappe della crescita dei bambini, al pari del progredire della cognizione, del linguaggio, della motricità, dello sviluppo morale.| File | Dimensione | Formato | |
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