L'articolo, stilato dall'autore in veste di attuale responsabile scientifico dell'Istituto Nazionale di Studi Verdiani, ripercorre dapprima le vicende che negli ultimi 8 anni hanno portato all'acquisizione del lascito manoscritto originario di Giuseppe Verdi (rimasto dal 1901 al 2017 presso gli eredi nella sua Villa di S. Agata) da parte dello Stato italiano. In quel contesto, precisa il ruolo che ha avuto, ha e potrà avere lo stesso INSV, depositario peraltro da molti anni di un'amplissima serie di riproduzioni di quel patrimonio documentario, ora sì e no disponibile presso l'Archivio di Stato di Parma
Il lascito manoscritto di Verdi e l’Istituto Nazionale di Studi Verdiani
Alessandro Roccatagliati
2024
Abstract
L'articolo, stilato dall'autore in veste di attuale responsabile scientifico dell'Istituto Nazionale di Studi Verdiani, ripercorre dapprima le vicende che negli ultimi 8 anni hanno portato all'acquisizione del lascito manoscritto originario di Giuseppe Verdi (rimasto dal 1901 al 2017 presso gli eredi nella sua Villa di S. Agata) da parte dello Stato italiano. In quel contesto, precisa il ruolo che ha avuto, ha e potrà avere lo stesso INSV, depositario peraltro da molti anni di un'amplissima serie di riproduzioni di quel patrimonio documentario, ora sì e no disponibile presso l'Archivio di Stato di ParmaFile in questo prodotto:
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