Il calcestruzzo è il materiale più utilizzato in edilizia. La sua produzione richiede ingenti quantità di energia e di materie prime di origine naturale, ed è responsabile di circa il 7% delle emissioni dirette di CO2 a livello mondiale. Già da tempo la ricerca scientifica si è focalizzata sullo studio di soluzioni innovative, che possano portare allo sviluppo di un calcestruzzo a basso impatto ambientale e che si inserisca in un'economia circolare e sostenibile. In questo ambito, l’utilizzo, all’interno del calcestruzzo, di materiali riciclati o di scarto di diversa natura, rappresenta una strategia percorribile, che si è concretizzata, in questa ricerca, tramite l’aggiunta di particelle di biochar come additivo, oppure attraverso la parziale sostituzione degli aggregati convenzionali con plastica da riciclo. Il biochar è un solido carbonioso prodotto dalla conversione termochimica di biomassa; la sua aggiunta nella matrice cementizia può migliorare alcune delle prestazioni del calcestruzzo ed offrire una soluzione ecologica per il sequestro del carbonio. La parziale sostituzione degli aggregati con plastica rigranulata, induce un alleggerimento del calcestruzzo e può contribuire alla riduzione dello smaltimento in discarica di questo rifiuto non degradabile. In particolare, l’obbiettivo della ricerca è stato quello di valutare gli effetti dell’aggiunta di plastica riciclata o biochar sul comportamento alla corrosione delle armature in acciaio immerse nel calcestruzzo. I risultati sono presentati in termini di monitoraggio del potenziale di corrosione (Ecor), della resistenza di polarizzazione (Rp) e di analisi degli spettri di impedenza elettrochimica, ottenuti durante l’esposizione ciclica (wet/dry) di campioni armati e non armati a soluzioni contenenti ioni cloruro.
Studio del comportamento a corrosione delle armature in acciaio in calcestruzzi prodotti con l’aggiunta di materiali di scarto o riciclati.
Federica Zanotto
;Andrea Balbo;Vincenzo Grassi;Cecilia Monticelli
2023
Abstract
Il calcestruzzo è il materiale più utilizzato in edilizia. La sua produzione richiede ingenti quantità di energia e di materie prime di origine naturale, ed è responsabile di circa il 7% delle emissioni dirette di CO2 a livello mondiale. Già da tempo la ricerca scientifica si è focalizzata sullo studio di soluzioni innovative, che possano portare allo sviluppo di un calcestruzzo a basso impatto ambientale e che si inserisca in un'economia circolare e sostenibile. In questo ambito, l’utilizzo, all’interno del calcestruzzo, di materiali riciclati o di scarto di diversa natura, rappresenta una strategia percorribile, che si è concretizzata, in questa ricerca, tramite l’aggiunta di particelle di biochar come additivo, oppure attraverso la parziale sostituzione degli aggregati convenzionali con plastica da riciclo. Il biochar è un solido carbonioso prodotto dalla conversione termochimica di biomassa; la sua aggiunta nella matrice cementizia può migliorare alcune delle prestazioni del calcestruzzo ed offrire una soluzione ecologica per il sequestro del carbonio. La parziale sostituzione degli aggregati con plastica rigranulata, induce un alleggerimento del calcestruzzo e può contribuire alla riduzione dello smaltimento in discarica di questo rifiuto non degradabile. In particolare, l’obbiettivo della ricerca è stato quello di valutare gli effetti dell’aggiunta di plastica riciclata o biochar sul comportamento alla corrosione delle armature in acciaio immerse nel calcestruzzo. I risultati sono presentati in termini di monitoraggio del potenziale di corrosione (Ecor), della resistenza di polarizzazione (Rp) e di analisi degli spettri di impedenza elettrochimica, ottenuti durante l’esposizione ciclica (wet/dry) di campioni armati e non armati a soluzioni contenenti ioni cloruro.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


