Atti del convegno DesignIntorno, Alghero, 4-5 luglio 2022. L’incontro ha riproposto il confronto con il nostro intorno e il dialogo non nostalgico con i saperi, i materiali e le lavorazioni tradizionali; la bellezza, l’attenzione per l’intelligenza che sta nelle cose, negli attrezzi da lavoro, negli oggetti d’uso; la riscoperta della ricchezza insita nelle dinamiche e nelle interazioni sociali. Tutti elementi che definiscono un insieme articolato, sullo sfondo della accresciuta accessibilità alla conoscenza e delle promesse della rivoluzione digitale, che alla tecnologia assegna un ruolo chiave per individuare nuove sintesi tra i saperi stratificati nei tempi e luoghi. L’occasione ha permesso alla comunità scientifica del design di riportare l’attenzione per l’intorno come elemento unificante della cultura del progetto, soprattutto nel senso delle abilità che nobilitano la figura del progettista come attore culturale, interprete, anticipatore e visionario del suo tempo, con una particolare “capacità di ascolto” o, se si vuole, disposizione al confronto, sempre dialettico, problematico, critico, che sa trarre elementi di valore dall’intelligenza diffusa che ci circonda.
Progettare per la società liquida. Uno sguardo verso una differente prospettiva human-centered
Giuseppe MincolelliPrimo
Conceptualization
;Gian Andrea GiacoboneSecondo
Writing – Original Draft Preparation
;Filippo PetrocchiMembro del Collaboration Group
;Silvia Imbesi
Ultimo
Writing – Original Draft Preparation
2023
Abstract
Atti del convegno DesignIntorno, Alghero, 4-5 luglio 2022. L’incontro ha riproposto il confronto con il nostro intorno e il dialogo non nostalgico con i saperi, i materiali e le lavorazioni tradizionali; la bellezza, l’attenzione per l’intelligenza che sta nelle cose, negli attrezzi da lavoro, negli oggetti d’uso; la riscoperta della ricchezza insita nelle dinamiche e nelle interazioni sociali. Tutti elementi che definiscono un insieme articolato, sullo sfondo della accresciuta accessibilità alla conoscenza e delle promesse della rivoluzione digitale, che alla tecnologia assegna un ruolo chiave per individuare nuove sintesi tra i saperi stratificati nei tempi e luoghi. L’occasione ha permesso alla comunità scientifica del design di riportare l’attenzione per l’intorno come elemento unificante della cultura del progetto, soprattutto nel senso delle abilità che nobilitano la figura del progettista come attore culturale, interprete, anticipatore e visionario del suo tempo, con una particolare “capacità di ascolto” o, se si vuole, disposizione al confronto, sempre dialettico, problematico, critico, che sa trarre elementi di valore dall’intelligenza diffusa che ci circonda.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.