Apprendere a osservare la forma dei nostri pensieri, a seguire quel filo sottile che li connette tra loro e li intreccia all’agire quotidiano, è ciò di cui abbiamo bisogno per saper vivere in un mondo complesso, che sempre più assume le sembianze di un dedalo inestricabile. Un’educazione che insegue fini esistenziali, che problematizza il mondo, che affina le sensibilità, in grado di donare chiavi di lettura e di interpretazione della realtà, di proporre strategie per identificare, comprendere e affrontare i problemi, non può che essere un’educazione metacognitiva: un accurato e meticoloso lavoro di tessitura dentro il quale il sapere si sedimenta, si trasforma, entra in relazione profonda e biunivoca con le esperienze che la mente attiva nel contatto con l’ambiente. L’intelligenza verso cui l’educazione deve rivolgere il suo sguardo, oggi, è il saper essere nei processi relazionali, multidimensionali, interattivi e trasformativi che costruiscono il senso del sé, che modellano i significati esistenziali delle persone, che rendono possibile il riconoscimento degli altri e la nostra appartenenza a una comunità. Tra riflessioni teoriche, narrazioni di esperienze, dialoghi e metaloghi, il filo di Arianna si addentra nei meandri dei processi cognitivi e del loro profondo, sostanziale legame con i comportamenti sociali e le relazioni umane. Questo volume nasce da un lavoro collettivo nell’ambito del progetto di ricerca Relianza finanziato con il FIRD (Fondo per l’incentivazione alla ricerca dipartimentale), anno 2022, dall’Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento Studi Umanistici.
Il filo di Arianna. Metacognizione è relazione
Silvia Zanazzi
;Anita Gramigna
2023
Abstract
Apprendere a osservare la forma dei nostri pensieri, a seguire quel filo sottile che li connette tra loro e li intreccia all’agire quotidiano, è ciò di cui abbiamo bisogno per saper vivere in un mondo complesso, che sempre più assume le sembianze di un dedalo inestricabile. Un’educazione che insegue fini esistenziali, che problematizza il mondo, che affina le sensibilità, in grado di donare chiavi di lettura e di interpretazione della realtà, di proporre strategie per identificare, comprendere e affrontare i problemi, non può che essere un’educazione metacognitiva: un accurato e meticoloso lavoro di tessitura dentro il quale il sapere si sedimenta, si trasforma, entra in relazione profonda e biunivoca con le esperienze che la mente attiva nel contatto con l’ambiente. L’intelligenza verso cui l’educazione deve rivolgere il suo sguardo, oggi, è il saper essere nei processi relazionali, multidimensionali, interattivi e trasformativi che costruiscono il senso del sé, che modellano i significati esistenziali delle persone, che rendono possibile il riconoscimento degli altri e la nostra appartenenza a una comunità. Tra riflessioni teoriche, narrazioni di esperienze, dialoghi e metaloghi, il filo di Arianna si addentra nei meandri dei processi cognitivi e del loro profondo, sostanziale legame con i comportamenti sociali e le relazioni umane. Questo volume nasce da un lavoro collettivo nell’ambito del progetto di ricerca Relianza finanziato con il FIRD (Fondo per l’incentivazione alla ricerca dipartimentale), anno 2022, dall’Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento Studi Umanistici.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.