È ormai consolidato che la conoscenza dei manufatti architettonici storici è sempre più influenzata dalla profonda evoluzione che gli strumenti e i metodi di indagine hanno avuto negli ultimi decenni, soprattutto grazie allo sviluppo di tecnologie quali lo scanner laser 3D e la fotogrammetria digitale (Image-based Modeling). In generale l’utilizzo coordinato di tali tecnologie, in una metodologia digitale integrata, è in grado di restituire accurati modelli tridimensionali dell’architettura, a partire dalla preliminare fase di progetto, alla fase di acquisizione, ormai definita “massiva”, alla fase di generazione dei modelli informatici, interpretativi. Se ciò è vero per qualsiasi manufatto architettonico o archeologico, i pontiantichi rappresentano un ambito in cui, soprattutto la fase di acquisizione, è fortemente influenzata dalle condizioni ambientali dell’intorno, in cui i fattori ambientali hanno un peso rilevante. Il ponte antico, sia esso urbano o extraurbano, è un oggetto particolarmente difficile da rilevare a causa delle specificità ambientali, morfologiche, formali dovute sia alla presenza del corso d’acqua ad esso sotteso, ma anche ai brani di città, o elementi territoriali, da esso collegati. Il ponte di Rimini, detto anche di Tiberio ed Augusto, sul fiume Marecchia, iniziato nel 14 d.C. sotto il governo di Augusto e concluso nel 21 d.C., sotto quello di Tiberio, ubicato all’inizio della via Emilia, ha rappresentato l’occasione per una vasta collaborazione tra due gruppi di ricerca universitari impegnati prevalentemente in ricerche inerenti la teoria e pratica del rilievo integrato, grazie anche alla mancanza di un rilievo digitale tecnologicamente e metodologicamente avanzato. Questo studio si inserisce in un filone di ricerca che si prefigge l’obiettivo di approfondire le conoscenze degli antichi ponti romani in pietra a Roma e nelle Province attraverso attività di rilievo integrato, propedeutiche a specifiche analisi tecnico-costruttive, geometrico-proporzionali, metrologiche, impiegando le più avanzate tecnologie di ricostruzione virtuale e modellazione tridimensionale.
Il rilievo integrato del Ponte di Tiberio e Augusto a Rimini
Marcello Balzani;Guido Galvani;Fabiana Raco
Ultimo
2022
Abstract
È ormai consolidato che la conoscenza dei manufatti architettonici storici è sempre più influenzata dalla profonda evoluzione che gli strumenti e i metodi di indagine hanno avuto negli ultimi decenni, soprattutto grazie allo sviluppo di tecnologie quali lo scanner laser 3D e la fotogrammetria digitale (Image-based Modeling). In generale l’utilizzo coordinato di tali tecnologie, in una metodologia digitale integrata, è in grado di restituire accurati modelli tridimensionali dell’architettura, a partire dalla preliminare fase di progetto, alla fase di acquisizione, ormai definita “massiva”, alla fase di generazione dei modelli informatici, interpretativi. Se ciò è vero per qualsiasi manufatto architettonico o archeologico, i pontiantichi rappresentano un ambito in cui, soprattutto la fase di acquisizione, è fortemente influenzata dalle condizioni ambientali dell’intorno, in cui i fattori ambientali hanno un peso rilevante. Il ponte antico, sia esso urbano o extraurbano, è un oggetto particolarmente difficile da rilevare a causa delle specificità ambientali, morfologiche, formali dovute sia alla presenza del corso d’acqua ad esso sotteso, ma anche ai brani di città, o elementi territoriali, da esso collegati. Il ponte di Rimini, detto anche di Tiberio ed Augusto, sul fiume Marecchia, iniziato nel 14 d.C. sotto il governo di Augusto e concluso nel 21 d.C., sotto quello di Tiberio, ubicato all’inizio della via Emilia, ha rappresentato l’occasione per una vasta collaborazione tra due gruppi di ricerca universitari impegnati prevalentemente in ricerche inerenti la teoria e pratica del rilievo integrato, grazie anche alla mancanza di un rilievo digitale tecnologicamente e metodologicamente avanzato. Questo studio si inserisce in un filone di ricerca che si prefigge l’obiettivo di approfondire le conoscenze degli antichi ponti romani in pietra a Roma e nelle Province attraverso attività di rilievo integrato, propedeutiche a specifiche analisi tecnico-costruttive, geometrico-proporzionali, metrologiche, impiegando le più avanzate tecnologie di ricostruzione virtuale e modellazione tridimensionale.File | Dimensione | Formato | |
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