The site of Sant’Andrea di Travo is located along the left bank of the Trebbia River, in the eponymous valley in the Province of Piacenza. The village, excavated since the 1990s has highlighted considerable evidence related to housing structures, combustion structures, wells-silos, alignments of pebbles and fences. These structures have been dated, by radiocarbon analysis and chrono-typological studies on ceramics, to between 4350-4230 BC cal. and 3990-3800 BC cal. This paper aims to present the preliminary results concerning the archaeozoological and taphonomic analyses carried out on a sample of fauna related to the excavation years 1995-2005. The identified specimens, mostly attributed to sheep and goats, followed by pigs and cattle with a minimal presence of wild taxa, demonstrate an economy based mainly on livestock breeding. Hunting, even if poorly evidenced, is focused on red deer and roe deer, allowing us to outline the relationship between the human group and the surrounding hilly environment. The state of preservation is very bad due to the pedogenesis of the soil, but in several preserved bone surfaces, cut marks were recognised as well as tools made from animal bone. Following the chronological sequence highlighted by a previous study on ceramics, the composition of the different faunal samples seems to vary along the sequence, indicating the predominance of sheep and goat and variations between pig and cattle frequencies. This analysis, moreover, shows a different exploitation of animal resources and secondary products for each domestic animal.

Il sito di Sant’Andrea di Travo è situato lungo la riva sinistra del fiume Trebbia, nella omonima valle in provincia di Piacenza. Il villaggio indagato dagli anni ’90 ha restituito numerose evidenze correlabili a strutture abitative, strutture di combustione, pozzetti-silos, allineamenti di ciottoli e palizzate riferibili al Neolitico recente. Queste strutture sono state datate, grazie ad analisi radiocarboniche e studi crono-tipologici sulla ceramica, tra il 4350-4230 BC cal e il 3990-3800 BC cal. In questo contributo, si presentano i risultati preliminari riguardanti lo studio archeozoologico e tafonomico eseguito sull’insieme faunistico recuperato nelle campagne di scavo 1995-2005. I reperti determinati, attribuibili prevalentemente ad ovicaprini, suini e bovini con una minima presenza di fauna selvatica, testimoniano un’economia basata prevalentemente sull’allevamento. La caccia risulta piuttosto limitata nelle attestazioni soprattutto a cervo e capriolo. La pedogenesi ha alterato fortemente le superfici ossee ma, ove conservate, sono state riconosciute le tracce di macellazione e alcuni strumenti in materia dura animale. Rispetto alla sequenza cronologica evidenziata da un precedente studio sulla ceramica, la composizione del campione faunistico si differenzia nel corso del tempo, indicando la costante preponderanza dei caprovini ed oscillazioni tra la frequenza dei suini e dei bovini. Lo studio, inoltre, mette in luce un differente sfruttamento delle risorse animali e dei prodotti secondari in relazione a ciascuna specie.

Gestione delle risorse animali durante il Neolitico recente: il caso studio di Sant'Andrea di Travo (PC) [Management of animal resources during the Recent Neolithic: the case study of Sant’Andrea di Travo (PC)]

U. Thun Hohenstein
Ultimo
2021

Abstract

The site of Sant’Andrea di Travo is located along the left bank of the Trebbia River, in the eponymous valley in the Province of Piacenza. The village, excavated since the 1990s has highlighted considerable evidence related to housing structures, combustion structures, wells-silos, alignments of pebbles and fences. These structures have been dated, by radiocarbon analysis and chrono-typological studies on ceramics, to between 4350-4230 BC cal. and 3990-3800 BC cal. This paper aims to present the preliminary results concerning the archaeozoological and taphonomic analyses carried out on a sample of fauna related to the excavation years 1995-2005. The identified specimens, mostly attributed to sheep and goats, followed by pigs and cattle with a minimal presence of wild taxa, demonstrate an economy based mainly on livestock breeding. Hunting, even if poorly evidenced, is focused on red deer and roe deer, allowing us to outline the relationship between the human group and the surrounding hilly environment. The state of preservation is very bad due to the pedogenesis of the soil, but in several preserved bone surfaces, cut marks were recognised as well as tools made from animal bone. Following the chronological sequence highlighted by a previous study on ceramics, the composition of the different faunal samples seems to vary along the sequence, indicating the predominance of sheep and goat and variations between pig and cattle frequencies. This analysis, moreover, shows a different exploitation of animal resources and secondary products for each domestic animal.
2021
archeozoology, breeding, hunting, taphonomy, Recent Neoloithic
archeozoologia, allevamento, caccia, tafonomia, Neolitico recente
Il sito di Sant’Andrea di Travo è situato lungo la riva sinistra del fiume Trebbia, nella omonima valle in provincia di Piacenza. Il villaggio indagato dagli anni ’90 ha restituito numerose evidenze correlabili a strutture abitative, strutture di combustione, pozzetti-silos, allineamenti di ciottoli e palizzate riferibili al Neolitico recente. Queste strutture sono state datate, grazie ad analisi radiocarboniche e studi crono-tipologici sulla ceramica, tra il 4350-4230 BC cal e il 3990-3800 BC cal. In questo contributo, si presentano i risultati preliminari riguardanti lo studio archeozoologico e tafonomico eseguito sull’insieme faunistico recuperato nelle campagne di scavo 1995-2005. I reperti determinati, attribuibili prevalentemente ad ovicaprini, suini e bovini con una minima presenza di fauna selvatica, testimoniano un’economia basata prevalentemente sull’allevamento. La caccia risulta piuttosto limitata nelle attestazioni soprattutto a cervo e capriolo. La pedogenesi ha alterato fortemente le superfici ossee ma, ove conservate, sono state riconosciute le tracce di macellazione e alcuni strumenti in materia dura animale. Rispetto alla sequenza cronologica evidenziata da un precedente studio sulla ceramica, la composizione del campione faunistico si differenzia nel corso del tempo, indicando la costante preponderanza dei caprovini ed oscillazioni tra la frequenza dei suini e dei bovini. Lo studio, inoltre, mette in luce un differente sfruttamento delle risorse animali e dei prodotti secondari in relazione a ciascuna specie.
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