Obiettivo: valutare l'incidenza degli eventi cardiovascolari ed il tasso di mortalità, corretti per i potenziali fattori confondenti, nei pazienti affetti da AR trattati con TNFi o tsDMARDs. Metodi: studio di coorte retrospettivo, condotto su un database amministrativo sanitario, basato su una popolazione italiana, della regione Lombardia, di pazienti affetti da AR. Sono stati confrontati i tassi di incidenza degli eventi CV nei pazienti affetti da AR trattati con TNFi e tsDMARDs. È stato utilizzato il modello di regressione di Cox (esposizione dipendente dal tempo) per esaminare le associazioni tra il tipo di trattamento e gli esiti. Risultati: sono stati identificati 4832 pazienti affetti da AR con età mediana di 59 anni; il 76,76% erano donne. 3451 (71,42%) pazienti sono stati trattati con TNFi, 1192 (24,67%) con tsDMARD e 189 (3,91%) pazienti hanno ricevuto entrambi i farmaci. Il tempo di osservazione mediano è stato di 516 giorni. Sono stati esaminati la durata della malattia, il numero di farmaci ATC ed i fattori confondenti. Rispetto ai pazienti trattati con TNFi, i pazienti affetti da AR trattati con tsDMARD presentavano una maggiore incidenza di eventi CV (IRR: 1,53), infarto miocardico (IRR: 1,43), scompenso cardiaco (IRR: 1,76), trombosi venosa profonda (IRR: 1,43), embolia polmonare (IRR: 3,43) ed ictus ischemico (IRR: 2,39). Nel modello di Cox non aggiustato per le variabili confondenti, l'uso di tsDMARD era associato ad un aumento del rischio di eventi CV, al limite della significatività statistica (p=0,053). L’Hazard Ratio (HR) degli eventi CV, corretto per i fattori confondenti, non risultava significativamente più elevato rispetto ai pazienti trattati con TNFi (HR 1,21; IC 95% da 0,73 a 2,03). L’aumento dell'età (HR 1,06; 95% CI da 1,04 a 1,09), il sesso maschile (HR 2,31; 95% CI da 1,50 a 3,57), l’incremento di 0,1 punti dell'indice di fragilità (HR 1,98; 95% CI da 1,37 a 2,85) e l’uso di farmaci cardiovascolari (HR 1,81; IC 95% da 1,11 a 2,96) erano tutti, significativamente e indipendentemente, associati ad un maggior rischio di eventi CV. Inoltre, il trattamento con tsDMARD non era associato, significativamente, ad un aumento di mortalità rispetto al trattamento con TNFi, anche quando l’HR è stato aggiustato per i fattori confondenti (HR 1,22; IC 95% da 0,67 a 2,25). Conclusione: i pazienti affetti da AR trattati con tsDMARDs hanno un rischio più elevato di sviluppare eventi CV rispetto a quelli trattati con TNFi, tuttavia, quando sono stati presi in considerazione i potenziali fattori confondenti, questa differenza non è risultata statisticamente significativa.

Objective: to comparatively assess the risk of cardiovascular (CV) events and mortality in rheumatoid arthritis (RA) patients treated with tumour necrosis factor inhibitors (TNFi) or tsDMARDs, and to explore the interaction with age, comorbidity, and frailty. Methods: This is a retrospective cohort study based on the healthcare administrative databases of the Italian RA real-world population from the Lombardy region between 2020 and 2021 We compared the incidence ratios (IRs) of CV events in RA patients treated with TNFi and tsDMARDs. Multivariable adjusted Cox regression models with time dependent exposure were used to estimate the associations between the type of these treatments and the outcomes. Results: We identified 4832 patients with RA with median age of 59 years; 76.76% were women. 3451 (71.42%) patients were treated with TNFi, 1192 (24.67%) with tsDMARDs and 189 (3.91%) patients received both drugs. Median observation time was 516 days. Disease duration, number of ATC drugs, and confounding factors were examined. Compared with the TNFi cohort, the RA patients treated with tsDMARDs had higher incidence of cardiovascular events (CVE) (IRR: 1.53), myocardial infarction (IRR: 1.43), congestive heart failure (IRR: 1.76), deep vein thrombosis (IRR: 1.43), pulmonary embolism (IRR: 3.43) and stroke (IRR: 2.39). In the unadjusted Cox model, the use of tsDMARDs was associated with increased risk of CVE compared to TNFi drugs, on the edge of statistical significance (p=0.053). When adjusting for confounding factors, the hazard ratio of CVE in patients treated with tsDMARDs was not significantly higher than those treated with TNFi (HR 1.21; 95% CI 0.73 to 2.03). Increased age (HR 1.06; 95% CI 1.04 to 1.09), male gender (HR 2.31; 95% CI 1.50 to 3.57), 0.1-point increment of Frailty Index (HR 1.98; 95% CI 1.37 to 2.85) and cardiovascular drugs use (HR 1.81; 95% CI 1.11 to 2.96) were all significantly and independently associated with higher hazard of CVE. Furthermore, the treatment with tsDMARDs was not significantly associated with increased all causes of mortality compared to the treatment with TNFi, even when adjusting for the confounding factors (HR 1.22; 95% CI 0.67 to 2.25). Conclusion: RA patients treated with tsDMARDS have a higher risk of developing CV events compared with the TNFi group, but when potential confounders were taken into account, this difference faded.

Real world comparative cardiovascular safety of Janus kinase inhibitors versus tumour necrosis factor inhibitors in rheumatoid arthritis

GUERRINI, GIULIO
2023

Abstract

Obiettivo: valutare l'incidenza degli eventi cardiovascolari ed il tasso di mortalità, corretti per i potenziali fattori confondenti, nei pazienti affetti da AR trattati con TNFi o tsDMARDs. Metodi: studio di coorte retrospettivo, condotto su un database amministrativo sanitario, basato su una popolazione italiana, della regione Lombardia, di pazienti affetti da AR. Sono stati confrontati i tassi di incidenza degli eventi CV nei pazienti affetti da AR trattati con TNFi e tsDMARDs. È stato utilizzato il modello di regressione di Cox (esposizione dipendente dal tempo) per esaminare le associazioni tra il tipo di trattamento e gli esiti. Risultati: sono stati identificati 4832 pazienti affetti da AR con età mediana di 59 anni; il 76,76% erano donne. 3451 (71,42%) pazienti sono stati trattati con TNFi, 1192 (24,67%) con tsDMARD e 189 (3,91%) pazienti hanno ricevuto entrambi i farmaci. Il tempo di osservazione mediano è stato di 516 giorni. Sono stati esaminati la durata della malattia, il numero di farmaci ATC ed i fattori confondenti. Rispetto ai pazienti trattati con TNFi, i pazienti affetti da AR trattati con tsDMARD presentavano una maggiore incidenza di eventi CV (IRR: 1,53), infarto miocardico (IRR: 1,43), scompenso cardiaco (IRR: 1,76), trombosi venosa profonda (IRR: 1,43), embolia polmonare (IRR: 3,43) ed ictus ischemico (IRR: 2,39). Nel modello di Cox non aggiustato per le variabili confondenti, l'uso di tsDMARD era associato ad un aumento del rischio di eventi CV, al limite della significatività statistica (p=0,053). L’Hazard Ratio (HR) degli eventi CV, corretto per i fattori confondenti, non risultava significativamente più elevato rispetto ai pazienti trattati con TNFi (HR 1,21; IC 95% da 0,73 a 2,03). L’aumento dell'età (HR 1,06; 95% CI da 1,04 a 1,09), il sesso maschile (HR 2,31; 95% CI da 1,50 a 3,57), l’incremento di 0,1 punti dell'indice di fragilità (HR 1,98; 95% CI da 1,37 a 2,85) e l’uso di farmaci cardiovascolari (HR 1,81; IC 95% da 1,11 a 2,96) erano tutti, significativamente e indipendentemente, associati ad un maggior rischio di eventi CV. Inoltre, il trattamento con tsDMARD non era associato, significativamente, ad un aumento di mortalità rispetto al trattamento con TNFi, anche quando l’HR è stato aggiustato per i fattori confondenti (HR 1,22; IC 95% da 0,67 a 2,25). Conclusione: i pazienti affetti da AR trattati con tsDMARDs hanno un rischio più elevato di sviluppare eventi CV rispetto a quelli trattati con TNFi, tuttavia, quando sono stati presi in considerazione i potenziali fattori confondenti, questa differenza non è risultata statisticamente significativa.
BORTOLUZZI, Alessandra
PINTON, Paolo
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Descrizione: Real world comparative cardiovascular safety of Janus kinase inhibitors versus tumour necrosis factor inhibitors in rheumatoid arthritis
Tipologia: Tesi di dottorato
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