Un libro sulla pedagogia delle differenze non è una produzione nuova nell’ambito della Pedagogia. Innovativo è il taglio che abbiamo voluto dare a questo volume che rappresenta un prodotto originale di un gruppo di lavoro, recente nella sua costituzione, ma fortemente coeso e risultato di diverse storie culturali e personali che si sono intrecciate negli anni. La differenza si sta imponendo come una categoria chiave della pedagogia. Ne è una testimonianza, tra le tante in Italia, quella della fondazione di una specifica rivista, appunto denominata Pedagogia delle differenze. In modo particolare, la differenza è presente a pieno titolo in un campo specifico, quello della pedagogia sociale, ma non solo – si pensi al ruolo delle differenze nella pedagogia speciale ad esempio (Caldin, 2013; Goussot, 2015; Fiorucci, 2016) – al quale sta dando nuova linfa vitale in molteplici direzioni collegate. L’attenzione alla marginalità, alla diversità, all’emarginazione e alle categorie di persone reiette, escluse, ai margini appunto, ha interessato la pedagogia da tempo molto più di altre discipline. La matrice laica e anche cattolica della pedagogia italiana ha conferito al soggetto marginale, alla persona che versa in condizioni sociali di inferiorità, un ruolo specifico e non secondario per importanza .
Pluralità differenze e identità. Verso una Pedagogia dei Diritti
Paola Bastianoni
2023
Abstract
Un libro sulla pedagogia delle differenze non è una produzione nuova nell’ambito della Pedagogia. Innovativo è il taglio che abbiamo voluto dare a questo volume che rappresenta un prodotto originale di un gruppo di lavoro, recente nella sua costituzione, ma fortemente coeso e risultato di diverse storie culturali e personali che si sono intrecciate negli anni. La differenza si sta imponendo come una categoria chiave della pedagogia. Ne è una testimonianza, tra le tante in Italia, quella della fondazione di una specifica rivista, appunto denominata Pedagogia delle differenze. In modo particolare, la differenza è presente a pieno titolo in un campo specifico, quello della pedagogia sociale, ma non solo – si pensi al ruolo delle differenze nella pedagogia speciale ad esempio (Caldin, 2013; Goussot, 2015; Fiorucci, 2016) – al quale sta dando nuova linfa vitale in molteplici direzioni collegate. L’attenzione alla marginalità, alla diversità, all’emarginazione e alle categorie di persone reiette, escluse, ai margini appunto, ha interessato la pedagogia da tempo molto più di altre discipline. La matrice laica e anche cattolica della pedagogia italiana ha conferito al soggetto marginale, alla persona che versa in condizioni sociali di inferiorità, un ruolo specifico e non secondario per importanza .I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.