Esposizione­ attraverso ­ritratti­ di ­impalpabili ­narrazioni­ mediterranee

Il contributo indaga la costruzione di spazi d’architettura, di atmosfere d’architettura, che si espongono attraverso narrazioni, ovvero testi scritti uniti a immagini e suoni. Componendo una realtà o idea progettuale, come esposizione di stanze impalpabili: che mostrano la realtà di paesaggi urbani, edilizi e naturali, in cui il tempo sembra essersi fermato e attraverso le quali vengono trasmessi i significati dell'abitare. Narrazioni che descrivono paesaggi attraverso gli elementi costanti dell'architettura, tratti morfologici, archetipi e materia oltre il tempo. Parole, immagini e ritmo sono le sequenze di pieni e di vuoti, come ombre e luci, che rivelano forme semplici. Soglie, muri di pietra, calce bianca e antiche rovine di luoghi in riva al mare, colgono le costruzioni spontanee di architetture definite. Interpretazione della scienza di Brunelleschi, di paesaggi della Sicilia e dell'Egitto. Vuoti urbani, urbanità e tradizione, come nell’opera organica di Frank Lloyd Wright e interpretata nella chiave contemporanea di architettura mediterranea.