Tra gli aspetti originali – e non meno controversi – della proposta etico-filosofica di Hans Jonas, l’“euristica della paura” occupa senza dubbio una posizione di rilievo. Intorno ad essa si gioca infatti una sfida duplice e decisiva. Innanzitutto, la ridefinizione del suo (tormentato) rapporto con la scienza moderna e la visione scientifica del mondo che quest’ultima veicola. In secondo luogo, il confronto costante dell’etica del futuro con la sua storia, con la storia dell’etica tradizionale. Su quest’ultimo versante, la sfida principale consiste nel tentativo di “liberare” il razionalismo etico dal formalismo tradizionale. Questa, in effetti, è la base a partire da cui è ricercata la possibilità per un rinnovato incontro e un’integrazione efficace tra razionalità etica e sentimento, pensiero calcolante e paura, in un equilibrio mai dato “una volta per tutte”, e che pertanto si presenta più in termini di compito (alla maniera, cioè di un imperativo, nel senso prettamente prescrittivo di un “dover fare”, o piuttosto un dover essere) che non come “dato di fatto” compiuto e innegabile.

Valore pratico e valenza euristica della paura in Hans Jonas

Formisano, Roberto
2021

Abstract

Tra gli aspetti originali – e non meno controversi – della proposta etico-filosofica di Hans Jonas, l’“euristica della paura” occupa senza dubbio una posizione di rilievo. Intorno ad essa si gioca infatti una sfida duplice e decisiva. Innanzitutto, la ridefinizione del suo (tormentato) rapporto con la scienza moderna e la visione scientifica del mondo che quest’ultima veicola. In secondo luogo, il confronto costante dell’etica del futuro con la sua storia, con la storia dell’etica tradizionale. Su quest’ultimo versante, la sfida principale consiste nel tentativo di “liberare” il razionalismo etico dal formalismo tradizionale. Questa, in effetti, è la base a partire da cui è ricercata la possibilità per un rinnovato incontro e un’integrazione efficace tra razionalità etica e sentimento, pensiero calcolante e paura, in un equilibrio mai dato “una volta per tutte”, e che pertanto si presenta più in termini di compito (alla maniera, cioè di un imperativo, nel senso prettamente prescrittivo di un “dover fare”, o piuttosto un dover essere) che non come “dato di fatto” compiuto e innegabile.
2021
9788857574547
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
F-2021.pdf

solo gestori archivio

Descrizione: versione editoriale
Tipologia: Full text (versione editoriale)
Licenza: NON PUBBLICO - Accesso privato/ristretto
Dimensione 6.13 MB
Formato Adobe PDF
6.13 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11392/2501519
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact