Affrontando la questione del fenomeno religioso nella prospettiva della fenomenologia di Michel Henry, l’intento del presente studio vuole innanzitutto esser quello di porre nel dovuto rilievo la mediazione dell’hegelismo e della ripresa novecentesca degli studi hegeliani nel processo di formazione della fenomenologia della vita. Non si tratta di suggerire una qualche influenza diretta del pensiero di Hegel. Il riferimento all’hegelismo è da ricondursi piuttosto al contesto culturale nel quale il giovane Michel Henry si forma filosoficamente; sì che, sviluppandosi all’interno di questo clima (che è quello della Hegel-Renaissance, parallelo alla prima ricezione della fenomenologia di Husserl e Heidegger, nonché all’affermazione dell’esistenzialismo) e a questo reagendo, la nascente fenomenologia henryana giunge ad elaborare le categorie per mezzo delle quali conferire alla propria “intuizione fondamentale” (notoriamente debitrice di letture biraniane, su questioni tradizionalmente ascritte allo spiritualismo del secolo XIX) la forma coerente e solida, necessaria per potersi ritagliare uno spazio tutto proprio nell’ambito dei coevi dibattiti fenomenologici. La mediazione dell’hegelismo rinvia pertanto ad un ordine di questioni che riguardano più lo sfondo “storico-ermeneutico” della fenomenologia della vita, che non il suo contenuto esplicito finale. Ciò non toglie che un’analisi di siffatto sfondo storico possa consentire la riformulazione di questioni teoriche più generali, tra cui appunto la concezione del “religioso”.
La religione come essenza. Michel Henry tra hegelismo, esistenzialismo e fenomenologia
Formisano, Roberto
Primo
2022
Abstract
Affrontando la questione del fenomeno religioso nella prospettiva della fenomenologia di Michel Henry, l’intento del presente studio vuole innanzitutto esser quello di porre nel dovuto rilievo la mediazione dell’hegelismo e della ripresa novecentesca degli studi hegeliani nel processo di formazione della fenomenologia della vita. Non si tratta di suggerire una qualche influenza diretta del pensiero di Hegel. Il riferimento all’hegelismo è da ricondursi piuttosto al contesto culturale nel quale il giovane Michel Henry si forma filosoficamente; sì che, sviluppandosi all’interno di questo clima (che è quello della Hegel-Renaissance, parallelo alla prima ricezione della fenomenologia di Husserl e Heidegger, nonché all’affermazione dell’esistenzialismo) e a questo reagendo, la nascente fenomenologia henryana giunge ad elaborare le categorie per mezzo delle quali conferire alla propria “intuizione fondamentale” (notoriamente debitrice di letture biraniane, su questioni tradizionalmente ascritte allo spiritualismo del secolo XIX) la forma coerente e solida, necessaria per potersi ritagliare uno spazio tutto proprio nell’ambito dei coevi dibattiti fenomenologici. La mediazione dell’hegelismo rinvia pertanto ad un ordine di questioni che riguardano più lo sfondo “storico-ermeneutico” della fenomenologia della vita, che non il suo contenuto esplicito finale. Ciò non toglie che un’analisi di siffatto sfondo storico possa consentire la riformulazione di questioni teoriche più generali, tra cui appunto la concezione del “religioso”.File | Dimensione | Formato | |
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