La definizione del termine vulnerabilità è etimologicamente correlata alla parola latina vulnus, ferita o lesione, e rinvia per estensione metaforica a qualunque lesione o offesa di tipo psicologico, emotivo, sociale, ma anche legale, possa essere inferta o subita. È importante sottolineare il fatto che la vulnerabilità non indica uno stato, una condizione effettiva in cui un soggetto si trova, ma una possibilità: vulnerabile è chi potrebbe essere ferito o colpito, e non chi ha effettivamente subito un vulnus. In sostanza è per questo motivo che la vulnerabilità può essere una condizione emotiva o psicologica apparentemente priva di una causa materiale o concretamente manifesta. Ci si può sentire vulnerabili anche quando non lo si è di fatto.
"La vita disegnata 'fragIle' dI Gipi. Il graphIc novel e la rappresentazione della vulnerabilità."
BERNARDELLI, ANDREA
2016
Abstract
La definizione del termine vulnerabilità è etimologicamente correlata alla parola latina vulnus, ferita o lesione, e rinvia per estensione metaforica a qualunque lesione o offesa di tipo psicologico, emotivo, sociale, ma anche legale, possa essere inferta o subita. È importante sottolineare il fatto che la vulnerabilità non indica uno stato, una condizione effettiva in cui un soggetto si trova, ma una possibilità: vulnerabile è chi potrebbe essere ferito o colpito, e non chi ha effettivamente subito un vulnus. In sostanza è per questo motivo che la vulnerabilità può essere una condizione emotiva o psicologica apparentemente priva di una causa materiale o concretamente manifesta. Ci si può sentire vulnerabili anche quando non lo si è di fatto.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.