"Semiotica e «nuove narratologie»: un possibile dialogo metodologico"

Negli ultimi vent’anni è avvenuta nelle scienze umane quella che è stata definita una decisiva «svolta narrativa»1. Questo ha portato ad una esplosione di interesse nei confronti del concetto di narrazione nei campi più disparati dando luogo ad un fenomeno culturale definito di «narratività totale» o di una «narratività diffusa»2. Ma, in questo panorama di interesse per la narrazione, curiosamente le teorie del racconto, narratologia e semiotica in primo luogo, sembrano essere invece in crisi3. La moda dello storytelling4 ha portato infatti al centro dell’attenzione il tema del narrativo nel marketing, nell’analisi del discorso politico, in campo medico, e in tante altre discipline5. Ma questa moda non include le riflessioni più recenti della narratologia e della semiotica. Sembra quasi che questa ampia diffusione abbia fatto perdere la presa sul tema da parte delle discipline più tecniche e analitiche, come se l’estensione avesse frenato una ricerca più intensiva e puntuale o, quanto meno, avesse frenato l’interesse nei confronti di ricerche più specifiche e, in un certo senso, professionali.