Il teatro in carcere come palestra per il reinserimento sociale

La Costituzione italiana impone che le pene tendano alla rieducazione dei condannati. La formula sancisce il dovere per lo Stato di guardare alla punizione dei reati non solo come mezzo per ripagare gli autori dei fatti commessi, ma anche e soprattutto come percorso di risocializzazione. Tra gli «elementi del trattamento» utili al reinserimento sociale si annoverano l’istruzione, la formazione professionale, il lavoro, le attività culturali, ricreative e sportive, i contatti con il mondo esterno e i rapporti con la famiglia. Si prevede inoltre che queste attività dovrebbero incoraggiare le attitudini individuali e valorizzare le competenze utili al reinserimento sociale. Il teatro in carcere può allora contribuire in modo determinante ai percorsi di recupero dei condannati: le attività teatrali sono in grado di allenare e stimolare l'autonomia e la responsabilità dell persone ristrette, compendiando tutti i fattori individuati dalla legge come ingredienti del processo rieducativo.