Le digital Humanities per riconnettere luoghi e pensieri: il caso dell’ex monastero di San Michele in Bosco

Quello che nel XI Secolo venne fondato come monastero è oggi un celebre centro di cura e di ricerca internazionale: l’Istituto Ortopedico Rizzoli. Il grande complesso, che raggiunse il massimo del suo splendore e della sua estensione tra il XVII e il XVIII secolo, fu edificato sul versante nord dei colli bolognesi, a circa 150 metri sul livello del mare, in una posizione scenografica sulla città di Bologna. Sulla fine dell’Ottocento il monastero fu riconvertito ad ospedale, con logiche di trasformazione e valorizzazione consone allo spirito del tempo. Da allora gli interventi di tipo manutentivo si sono succeduti senza una reale visione strategica, anche a causa del regime di proprietà che ha visto il bene suddiviso tra più enti. Questo contributo propone una riflessione sul percorso di indagine che il gruppo di ricerca ha condotto in questi anni, e suggerisce uno sviluppo e un utilizzo dei dati di studio ai fini di una fruizione inclusiva ed estensiva di questa rilevante architettura e dei beni che questa custodisce.