Il testo analizza il ruolo dei corsi d'acqua nella storia della città di Rovigo, dal periodo del primo insediamento alto medievale a oggi, attraverso l'analisi delle forme della città e delle sue rappresentazioni, delle forme spaziali e sociali assunte dal ramo principale in epoca romana dell'Adige, poi Adigetto, delle metafore dell'igiene che hanno condotto al suo interramento alla fine degli anni Trenta del Novecento e alle successive rimozioni della memoria, delle politiche e dei modelli urbani che tra gli anni Sessanta e Ottanta hanno condotto gradualmente al recupero e alla rigenerazione di significativi brani del tessuto urbano, senza peraltro creare le necessarie condizioni per ripensare lo spazio risultante dall'interramento dell'antico fiume. Da spazi urbani che attraversavano la città e connettevano diverse sue parti, assumendo connotazioni pubbliche e commerciali, i corsi d'acqua hanno quindi assunto nella prima metà del Novecento un ruolo dapprima periferico e oggi, a distanza di quasi un secolo da quel radicale cambiamento, un ruolo di nuovo strategico in un potenziale sistema di corridoi ecologici che costituisce l’orizzonte di una città attiva, vocata alle attività fisiche all'aria aperta attraverso una serie di interventi mirati e coerenti con gli obiettivi strategici nel campo della rigenerazione urbana e ambientale.
Forme dell’acqua e della città. Rovigo e la presenza dei fiumi
A. MassarenteConceptualization
2021
Abstract
Il testo analizza il ruolo dei corsi d'acqua nella storia della città di Rovigo, dal periodo del primo insediamento alto medievale a oggi, attraverso l'analisi delle forme della città e delle sue rappresentazioni, delle forme spaziali e sociali assunte dal ramo principale in epoca romana dell'Adige, poi Adigetto, delle metafore dell'igiene che hanno condotto al suo interramento alla fine degli anni Trenta del Novecento e alle successive rimozioni della memoria, delle politiche e dei modelli urbani che tra gli anni Sessanta e Ottanta hanno condotto gradualmente al recupero e alla rigenerazione di significativi brani del tessuto urbano, senza peraltro creare le necessarie condizioni per ripensare lo spazio risultante dall'interramento dell'antico fiume. Da spazi urbani che attraversavano la città e connettevano diverse sue parti, assumendo connotazioni pubbliche e commerciali, i corsi d'acqua hanno quindi assunto nella prima metà del Novecento un ruolo dapprima periferico e oggi, a distanza di quasi un secolo da quel radicale cambiamento, un ruolo di nuovo strategico in un potenziale sistema di corridoi ecologici che costituisce l’orizzonte di una città attiva, vocata alle attività fisiche all'aria aperta attraverso una serie di interventi mirati e coerenti con gli obiettivi strategici nel campo della rigenerazione urbana e ambientale.File | Dimensione | Formato | |
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