La relazione presenta l'avanzamento di una ricerca che ha per oggetto il sistema del sapere, che mette in relazione ricerca, progettazione, produzione per generare nuove progettualità. Il punto di partenza sono le esigenze di conoscenza su materiali, tecnologie, opportunità della produzione edilizia. L'obiettivo è quello di sviluppare le potenzialità offerte dal contesto digitale per ampliare conoscenze basandosi sulla ideazione di un sistema reticolare formato da “nodi” che concettualizzano know-how di aziende eccellenti, produttrici del settore edilizio, e “rami” che rappresentano l'attività di ricercatori, professionisti e giovani in cerca di lavoro. Ci si propone di studiare come unire in un ecosistema digitale i diversi attori del settore, affinché interagiscano in maniera dinamica attraverso scambi di informazioni con relazioni di input-output. Secondo questo approccio, il sistema di conoscenza ha una natura discontinua, aperta, formata da una molteplicità di oggetti, materiali o immateriali, a scale diverse. Nella fase avviata, la ricerca si occupa della costruzione dei nodi (o tessere), in cui fare convergere e diramare impulsi lungo rami che rappresentano gli operatori del settore, che formano un tessuto complesso per sviluppare innovazione. Oggetto specifico della fase presentata al convegno, qui documentata, è un nodo-tipo che mette in evidenza caratteristiche fondamentali su cui convergere per mettere a fuoco l'eccellenza di aziende attive nel settore delle costruzioni: presenza di centri studio, capacità di prototipazione e certificazione, sviluppo di modalità di lavoro che valorizzino risorse umane, attenzione a fattori ambientali e a materie utilizzate nel ciclo produttivo, ciclo di vita e riciclo dei prodotti, formazione e sicurezza del personale. Si spiega come tale struttura logica costituisca concretamente un'interfaccia per condividere le conoscenze, in modo tale che gli operatori del settore possano diventare essi stessi motore di innovazione per fare crescere lavoro. La ricaduta operativa della messa a punto del nodo-tipo è di costituire la griglia concettuale di una rete che si autoalimenti, in cui i materiali che inglobano le diverse conoscenze siano linkabili da piattaforme Open Access come contributo di sostenibilità culturale. Si anticipa la prossima pubblicazione di un testo specificatamente dedicato al „nodo-tipo“ presso Altralinea di Firenze.
Tessere di sapere
Michela Toni
Primo
2020
Abstract
La relazione presenta l'avanzamento di una ricerca che ha per oggetto il sistema del sapere, che mette in relazione ricerca, progettazione, produzione per generare nuove progettualità. Il punto di partenza sono le esigenze di conoscenza su materiali, tecnologie, opportunità della produzione edilizia. L'obiettivo è quello di sviluppare le potenzialità offerte dal contesto digitale per ampliare conoscenze basandosi sulla ideazione di un sistema reticolare formato da “nodi” che concettualizzano know-how di aziende eccellenti, produttrici del settore edilizio, e “rami” che rappresentano l'attività di ricercatori, professionisti e giovani in cerca di lavoro. Ci si propone di studiare come unire in un ecosistema digitale i diversi attori del settore, affinché interagiscano in maniera dinamica attraverso scambi di informazioni con relazioni di input-output. Secondo questo approccio, il sistema di conoscenza ha una natura discontinua, aperta, formata da una molteplicità di oggetti, materiali o immateriali, a scale diverse. Nella fase avviata, la ricerca si occupa della costruzione dei nodi (o tessere), in cui fare convergere e diramare impulsi lungo rami che rappresentano gli operatori del settore, che formano un tessuto complesso per sviluppare innovazione. Oggetto specifico della fase presentata al convegno, qui documentata, è un nodo-tipo che mette in evidenza caratteristiche fondamentali su cui convergere per mettere a fuoco l'eccellenza di aziende attive nel settore delle costruzioni: presenza di centri studio, capacità di prototipazione e certificazione, sviluppo di modalità di lavoro che valorizzino risorse umane, attenzione a fattori ambientali e a materie utilizzate nel ciclo produttivo, ciclo di vita e riciclo dei prodotti, formazione e sicurezza del personale. Si spiega come tale struttura logica costituisca concretamente un'interfaccia per condividere le conoscenze, in modo tale che gli operatori del settore possano diventare essi stessi motore di innovazione per fare crescere lavoro. La ricaduta operativa della messa a punto del nodo-tipo è di costituire la griglia concettuale di una rete che si autoalimenti, in cui i materiali che inglobano le diverse conoscenze siano linkabili da piattaforme Open Access come contributo di sostenibilità culturale. Si anticipa la prossima pubblicazione di un testo specificatamente dedicato al „nodo-tipo“ presso Altralinea di Firenze.File | Dimensione | Formato | |
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