Il lavoro consta di considerazioni introduttive rispetto ai lavori di un convegno dedicato ai temi della food sovereignty e della food security. Quanto alla food sovereignty o “sovranità alimentare”, con tale espressione generalmente si intende fare riferimento ad un profilo specifico della sovranità, riferita, infatti, al settore alimentare o agroalimentare, e dunque all’individuazione del soggetto in grado di assumere le decisioni politiche, sociali ed economiche rilevanti in tale settore. Nel concetto di sovranità alimentare rientri anche quello di sicurezza degli approvvigionamenti (food security), trattandosi di un aspetto strategico del settore quello di garantire il sufficiente e stabile afflusso di alimenti alla popolazione In relazione ad essa si rileva come dopo che, per secoli, l’unico potere sovrano è stato quello dello Stato (o del principe o del monarca), a far tempo dalla metà del secolo scorso ha avuto inizio un processo redistributivo dei poteri sovrani, con conseguente perdita dell’assolutezza che tale potere aveva in capo agli Stati, per essere progressivamente trasferito, sempre in via parziale e settoriale, peraltro, ad organismi di natura sovranazionale. Si pensi alla Comunità economica europea, divenuta poi Unione Europea, alla Organizzazione mondiale del commercio, al Codex Alimentarius o all'O.M.S. Consustanziale al processo di redistribuzione della sovranità, non solo in ambito alimentare, è il processo di globalizzazione, volto a facilitare e ad accrescere gli scambi di beni e servizi su scala mondiale, il quale mal sopporta i sovranismi nazionali e la conseguente frammentazione normativa, visti quali ostacoli al commercio su scala globale. Sono inoltre presenti considerazioni sulla governance del mercato fondiario, dal momento che la disciplina sulla proprietà, sulla circolazione e sull’uso dei terreni agricoli risulta strettamente interconnessa alle decisioni di politica agroalimentare, non foss’altro perché l’attività agricola si svolge, ancora oggi, in larga parte sul terreno, così che la regolamentazione della base fondiaria ha immediate ricadute sull’attività di produzione agricola e, conseguentemente, anche sulla produzione alimentare.

Food Sovereignty and Food Security: Introductory Remarks

Luigi Russo
2019

Abstract

Il lavoro consta di considerazioni introduttive rispetto ai lavori di un convegno dedicato ai temi della food sovereignty e della food security. Quanto alla food sovereignty o “sovranità alimentare”, con tale espressione generalmente si intende fare riferimento ad un profilo specifico della sovranità, riferita, infatti, al settore alimentare o agroalimentare, e dunque all’individuazione del soggetto in grado di assumere le decisioni politiche, sociali ed economiche rilevanti in tale settore. Nel concetto di sovranità alimentare rientri anche quello di sicurezza degli approvvigionamenti (food security), trattandosi di un aspetto strategico del settore quello di garantire il sufficiente e stabile afflusso di alimenti alla popolazione In relazione ad essa si rileva come dopo che, per secoli, l’unico potere sovrano è stato quello dello Stato (o del principe o del monarca), a far tempo dalla metà del secolo scorso ha avuto inizio un processo redistributivo dei poteri sovrani, con conseguente perdita dell’assolutezza che tale potere aveva in capo agli Stati, per essere progressivamente trasferito, sempre in via parziale e settoriale, peraltro, ad organismi di natura sovranazionale. Si pensi alla Comunità economica europea, divenuta poi Unione Europea, alla Organizzazione mondiale del commercio, al Codex Alimentarius o all'O.M.S. Consustanziale al processo di redistribuzione della sovranità, non solo in ambito alimentare, è il processo di globalizzazione, volto a facilitare e ad accrescere gli scambi di beni e servizi su scala mondiale, il quale mal sopporta i sovranismi nazionali e la conseguente frammentazione normativa, visti quali ostacoli al commercio su scala globale. Sono inoltre presenti considerazioni sulla governance del mercato fondiario, dal momento che la disciplina sulla proprietà, sulla circolazione e sull’uso dei terreni agricoli risulta strettamente interconnessa alle decisioni di politica agroalimentare, non foss’altro perché l’attività agricola si svolge, ancora oggi, in larga parte sul terreno, così che la regolamentazione della base fondiaria ha immediate ricadute sull’attività di produzione agricola e, conseguentemente, anche sulla produzione alimentare.
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