Nel lavoro di ricerca che caratterizza il Laboratorio di epistemologia della formazione Euresis, presso l’Università di Ferrara, abbiamo inaugurato da alcun anni una traccia di carattere storico-epistemologico, con riferimento alle storie di vita di personaggi significativi nell’ambito scientifico e, più in generale della cultura, che forniscano elementi di peso relativi ad una comprensione più soddisfacente dell’evoluzione delle forme di pensiero nella modernità. Con questo contributo abbiamo compiuto un vertiginoso salto all’indietro, spostando l’asse dell’indagine su di un pensatore che si colloca nella fase finale del mondo antico; anzi è stato ed è considerato, per quanto possano valere certe specificazioni, l’ultimo pensatore di esso nell’ottica del sapere occidentale. L’interesse per Plotino è nato in concomitanza con la decisione di una pubblicazione volta, con vari contributi, a prendere in considerazione l’olismo in particolare per la sua valenza formativa e, più in generale, per la visione della natura e dell’uomo che ne emerge. Lo “sguardo ad oriente”, in questo caso, è d’obbligo soprattutto per il contributo che la cultura filosofico-religiosa indiana ha offerto al tema. Anche se la questione è controversa, il nostro autore, massimo rappresentante del neoplatonismo, sembra aver incontrato quel mondo per gli argomenti che caratterizzano la sua metafisica, ed anche in considerazione di alcuni fatti storici che sembrano andare in questa direzione. Si è pensato, pertanto, di mettere assieme in una pratica interdisciplinare due competenze: una storica e l’altra epistemologica, segnate da una comune passione antropologica per i saperi ancestrali e da un culto profondo per l’amicizia nella differenza.
L’uno e il tutto. Il fascino olistico di Plotino
Gramigna Anita
Primo
Supervision
;
2021
Abstract
Nel lavoro di ricerca che caratterizza il Laboratorio di epistemologia della formazione Euresis, presso l’Università di Ferrara, abbiamo inaugurato da alcun anni una traccia di carattere storico-epistemologico, con riferimento alle storie di vita di personaggi significativi nell’ambito scientifico e, più in generale della cultura, che forniscano elementi di peso relativi ad una comprensione più soddisfacente dell’evoluzione delle forme di pensiero nella modernità. Con questo contributo abbiamo compiuto un vertiginoso salto all’indietro, spostando l’asse dell’indagine su di un pensatore che si colloca nella fase finale del mondo antico; anzi è stato ed è considerato, per quanto possano valere certe specificazioni, l’ultimo pensatore di esso nell’ottica del sapere occidentale. L’interesse per Plotino è nato in concomitanza con la decisione di una pubblicazione volta, con vari contributi, a prendere in considerazione l’olismo in particolare per la sua valenza formativa e, più in generale, per la visione della natura e dell’uomo che ne emerge. Lo “sguardo ad oriente”, in questo caso, è d’obbligo soprattutto per il contributo che la cultura filosofico-religiosa indiana ha offerto al tema. Anche se la questione è controversa, il nostro autore, massimo rappresentante del neoplatonismo, sembra aver incontrato quel mondo per gli argomenti che caratterizzano la sua metafisica, ed anche in considerazione di alcuni fatti storici che sembrano andare in questa direzione. Si è pensato, pertanto, di mettere assieme in una pratica interdisciplinare due competenze: una storica e l’altra epistemologica, segnate da una comune passione antropologica per i saperi ancestrali e da un culto profondo per l’amicizia nella differenza.File | Dimensione | Formato | |
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