Come nascono le storie. Pedagogia narrativa per i più piccoli

Questo è un libro che mostra come insegnare ai grandi ad ascoltare, ad osservare, a scoprire cosa succede quando, in mezzo ai bambini, nascono le storie. Insomma, si tratta di un lavoro dedicato ai bambini piccoli, quelli che, a partire da circa un anno d’età, cominciano ad insegnare agli adulti – genitori, nonni, educatori – che la comunicazione è una cosa piuttosto fantasiosa. I saggio parla delle storie fiorite in quello spazio pre-verbale, quasi-verbale e ludico, che si crea quando i bambini che iniziano a parlare vogliono insegnare ai grandi un po’ di libertà, per-ché è questa la cifra della loro comunicazione. Il rigore, la logica, la precisione linguistica sono ancora da venire, c’è tutto un cosmo da allestire. Un cosmo già inventato dai grandi, è vero. Ma prima che sia acquisito si può sperimentare quella libertà dal logos, quell’aurora in cui il mondo si annuncia come in sogno! Lì c’è parecchio da esplorare e da creare. Molto è già stato creato, sin da quando eravamo piccoli e poi crescendo, ma lo abbiamo dimenticato ed è per questo che i bambini, i quali hanno forse meno pazienza ma certamente più tempo, possono insegnarci a ritrovarne non tanto i significati quanto la libertà dell’inventiva. Il gioco narrativo che presentiamo ha lo scopo di esplorare i processi di costruzione di significato con cui i bambini designano e intanto interpretano il mondo. Il nostro scopo ha un carattere interpretativo ma vuole anche mostrare come il congegno narrativo può svolgere una fondamentale funzione metacognitiva. Non si tratta tanto di suggerire all’educatore una guida didattica o una ricetta o ancora un manualetto per incentivare la cognitività del bambino di questa fase di età attraverso un uso sapiente della manipolazione linguistica, quello che conta per noi è porre in rilievo la concretezza di una preparazione epistemologica profonda quale base per l’intervento educativo.