Cartesio e Goleman. Nel mettere i due modelli a confronto emergono alcune importanti differenze, ma se c’è un dato comune sul quale vale la pena di riflettere è senza dubbio la convinzione che non basta analizzare a fondo le proprie emozioni, ma anche quelle degli altri. La prospettiva ottimistica è di facile individuazione: la nostra vita porta in sé ineliminabili segni di socialità, per questo è indispensabile maturare competenze che ci consentano di essere sensibili alla differenza e al confronto con essa. Salovery e Mayer hanno previsto un approfondimento sulle emozioni altrui che faceva ricorso allo studio fotografico dei volti oppure e all’analisi delle sfumature nelle voci. D’altra parte, però, se pensiamo alla mutevolezza dei comportamenti umani, non possiamo che dubitare di una natura peculiare che non manca di connotarsi per forti tratti egoisti ed egocentrici. Ecco perché, ad esempio, l’utilità di una potente carica di intelligenza emotiva, auspicata da Goleman in ambito lavorativo, è stata messa in discussione. Non sempre tale competenza porta a risultati soddisfacenti e nemmeno rappresenta un elemento decisionale sicuro per chi ha compiti di leadership.
Una teoria educativa dell’emozione. La lezione di Goleman
Anita Gramigna;Giovanni Ganino
2020
Abstract
Cartesio e Goleman. Nel mettere i due modelli a confronto emergono alcune importanti differenze, ma se c’è un dato comune sul quale vale la pena di riflettere è senza dubbio la convinzione che non basta analizzare a fondo le proprie emozioni, ma anche quelle degli altri. La prospettiva ottimistica è di facile individuazione: la nostra vita porta in sé ineliminabili segni di socialità, per questo è indispensabile maturare competenze che ci consentano di essere sensibili alla differenza e al confronto con essa. Salovery e Mayer hanno previsto un approfondimento sulle emozioni altrui che faceva ricorso allo studio fotografico dei volti oppure e all’analisi delle sfumature nelle voci. D’altra parte, però, se pensiamo alla mutevolezza dei comportamenti umani, non possiamo che dubitare di una natura peculiare che non manca di connotarsi per forti tratti egoisti ed egocentrici. Ecco perché, ad esempio, l’utilità di una potente carica di intelligenza emotiva, auspicata da Goleman in ambito lavorativo, è stata messa in discussione. Non sempre tale competenza porta a risultati soddisfacenti e nemmeno rappresenta un elemento decisionale sicuro per chi ha compiti di leadership.File | Dimensione | Formato | |
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