This essay focuses on knowledge in the field of architecture and design, which is a critical issue for researchers and operators in the sector, who must be in a position to implement complex syntheses to meet the multiple needs of people and territories. It discusses on a range of topics, namely, the difference between technical information and knowledge; the difficulty of even understanding what the object to "know" is, as it can happen, for example, when you are faced with performances and characteristics that differ greatly as a result of customization processes. The idea that also the information on building production should take into account processes that foster "dynamicity" (in relation to quality levels which may change depending on the assembly method or variations due to certain components in a stratification or their sequence). In this connection, the basic knowledge aspect is investigated: how it can be acquired and circulated; the importance of developing a method for advice. The importance of building tools which can turn the operators – now playing a mere role of “passive users” of technical information - into actors all throughout the knowledge process. Specific studies on the "knowledge chain" developed in other sectors, which could be profitably transferred to the building sector. The essay focuses on the contrast between "creative chain" which is marked by the exchange of knowledge and can develop innovation, and "closed knowledge system" which tends to consolidate when there is a very high specialization level and the know-how is concentrated within companies, and highlights the risks of hindering the business potentials and opportunities. Finally, the essay focuses on the importance of the digital solutions for fostering knowledge exchange conditions even in environments lacking in digital culture.

Nel testo si riflette sul tema della conoscenza nell'ambito dell'architettura e del design, di fondamentale importanza per ricercatori e altri operatori del settore, che devono essere in condizioni di attuare sintesi complesse per rispondere alle molteplici esigenze di persone e territori. Si dibatte sulla differenza tra informazione tecnica e conoscenza; sulla difficoltà di comprendere persino quale sia l'oggetto da "conoscere", come accade, ad esempio, quando ci si trova di fronte a prestazioni e caratteristiche che possono notevolmente differenziarsi a seguito di processi di customizzazione. Si introduce l'idea che anche l'informazione sulla produzione edilizia debba tenere conto di processi che la rendono in qualche modo "dinamica” (in relazione a livelli di qualità che possono cambiare in funzione di modalità di montaggio o variazioni sulla presenza o meno di determinati componenti in una stratificazione o sulla loro sequenza). Rispetto a questo, nel testo ci si interroga sulla conoscenza di base; su come si possa acquisirla e trasmetterla ad altri; sull'importanza di elaborare un metodo per orientarsi. Si ragiona sull'importanza di costruire strumenti adatti a favorire il passaggio degli operatori del settore a soggetti attivi di un processo di conoscenza, abbandonando il ruolo di “utilizzatori” passivi di informazioni tecniche: in tal senso, ci si richiama a studi specifici sulla “filiera della conoscenza” elaborati in altri settori disciplinari, che si ritiene importanti da trasferire nel settore in oggetto. Nel testo ci si sofferma sulla contrapposizione tra “filiera creativa”, caratterizzata dall'interscambio delle conoscenze, utile per sviluppare innovazione, e “sistema della conoscenza chiuso”, che tende a consolidarsi quando il livello di specializzazione è particolarmente avanzato e il know-how si concentra all'interno delle aziende, mettendo in luce i rischi in termini di limitazioni di potenzialità e lavoro. Il testo si conclude con un'ultima riflessione sul ruolo del digitale al fine di favorire condizioni per interscambio di conoscenze anche in contesti in cui è assente una cultura in tal senso.

Database dinamico [Dynamic Database]

TONI, Michela
Primo
2020

Abstract

This essay focuses on knowledge in the field of architecture and design, which is a critical issue for researchers and operators in the sector, who must be in a position to implement complex syntheses to meet the multiple needs of people and territories. It discusses on a range of topics, namely, the difference between technical information and knowledge; the difficulty of even understanding what the object to "know" is, as it can happen, for example, when you are faced with performances and characteristics that differ greatly as a result of customization processes. The idea that also the information on building production should take into account processes that foster "dynamicity" (in relation to quality levels which may change depending on the assembly method or variations due to certain components in a stratification or their sequence). In this connection, the basic knowledge aspect is investigated: how it can be acquired and circulated; the importance of developing a method for advice. The importance of building tools which can turn the operators – now playing a mere role of “passive users” of technical information - into actors all throughout the knowledge process. Specific studies on the "knowledge chain" developed in other sectors, which could be profitably transferred to the building sector. The essay focuses on the contrast between "creative chain" which is marked by the exchange of knowledge and can develop innovation, and "closed knowledge system" which tends to consolidate when there is a very high specialization level and the know-how is concentrated within companies, and highlights the risks of hindering the business potentials and opportunities. Finally, the essay focuses on the importance of the digital solutions for fostering knowledge exchange conditions even in environments lacking in digital culture.
2020
979-12-80178-03-9
Nel testo si riflette sul tema della conoscenza nell'ambito dell'architettura e del design, di fondamentale importanza per ricercatori e altri operatori del settore, che devono essere in condizioni di attuare sintesi complesse per rispondere alle molteplici esigenze di persone e territori. Si dibatte sulla differenza tra informazione tecnica e conoscenza; sulla difficoltà di comprendere persino quale sia l'oggetto da "conoscere", come accade, ad esempio, quando ci si trova di fronte a prestazioni e caratteristiche che possono notevolmente differenziarsi a seguito di processi di customizzazione. Si introduce l'idea che anche l'informazione sulla produzione edilizia debba tenere conto di processi che la rendono in qualche modo "dinamica” (in relazione a livelli di qualità che possono cambiare in funzione di modalità di montaggio o variazioni sulla presenza o meno di determinati componenti in una stratificazione o sulla loro sequenza). Rispetto a questo, nel testo ci si interroga sulla conoscenza di base; su come si possa acquisirla e trasmetterla ad altri; sull'importanza di elaborare un metodo per orientarsi. Si ragiona sull'importanza di costruire strumenti adatti a favorire il passaggio degli operatori del settore a soggetti attivi di un processo di conoscenza, abbandonando il ruolo di “utilizzatori” passivi di informazioni tecniche: in tal senso, ci si richiama a studi specifici sulla “filiera della conoscenza” elaborati in altri settori disciplinari, che si ritiene importanti da trasferire nel settore in oggetto. Nel testo ci si sofferma sulla contrapposizione tra “filiera creativa”, caratterizzata dall'interscambio delle conoscenze, utile per sviluppare innovazione, e “sistema della conoscenza chiuso”, che tende a consolidarsi quando il livello di specializzazione è particolarmente avanzato e il know-how si concentra all'interno delle aziende, mettendo in luce i rischi in termini di limitazioni di potenzialità e lavoro. Il testo si conclude con un'ultima riflessione sul ruolo del digitale al fine di favorire condizioni per interscambio di conoscenze anche in contesti in cui è assente una cultura in tal senso.
KNOWLEDGE CHAIN, VALUE CHAIN, OPEN SYSTEM
FILIERA DELLA CONOSCENZA, CATENA DEL VALORE, SISTEMA APERTO
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