Per le persone con disabilità e, in particolare, per le donne e ragazze con disabilità , il rapporto tra leggi, diritto, diritti, giustizia ed etica è stato in passato ed è tuttora controverso. Si tratta di una relazione che storicamente è stata caratterizzata da conflitti e tensioni anche particolarmente considerevoli, a riprova della distanza talvolta significativa che può intercorrere tra il diritto – inteso come ius positum – e la giustizia. Nel corso di questo saggio, intendo affrontarne alcuni aspetti peculiari di tale relazione, utilizzando la chiave di lettura della “soggettività”. In particolare, dato che dal punto di vista teorico il tema del diritto ai diritti delle donne con disabilità è meno affrontato, mi concentrerò la mia attenzione sulla soggettività di queste ultime. A tal fine, nel secondo paragrafo chiarirò cosa intendo per “soggettività” e perché ritengo che quella delle donne con disabilità sia riconosciuta assai di rado. In seguito, dopo avere ricostruito gli elementi caratterizzanti le teorie critiche del diritto, che assumono il punto di vista dei soggetti esclusi ma al cui interno la soggettività delle donne con disabilità fatica ancora a trovare spazio (par. 3), nel quarto paragrafo porrò attenzione a forme di esclusione e discriminazione particolarmente significative che riguardano queste ultime, per mettere in rilievo come la mancata attenzione a tale condizione esistenziale abbia determinato un rilevante scarto tra diritto e giustizia, sul quale è urgente intervenire – appunto – a garanzia dell’eguale diritto ai diritti.

Giustizia vs. diritto? A proposito dei diritti delle donne con disabilità

Maria Giulia Bernardini
2021

Abstract

Per le persone con disabilità e, in particolare, per le donne e ragazze con disabilità , il rapporto tra leggi, diritto, diritti, giustizia ed etica è stato in passato ed è tuttora controverso. Si tratta di una relazione che storicamente è stata caratterizzata da conflitti e tensioni anche particolarmente considerevoli, a riprova della distanza talvolta significativa che può intercorrere tra il diritto – inteso come ius positum – e la giustizia. Nel corso di questo saggio, intendo affrontarne alcuni aspetti peculiari di tale relazione, utilizzando la chiave di lettura della “soggettività”. In particolare, dato che dal punto di vista teorico il tema del diritto ai diritti delle donne con disabilità è meno affrontato, mi concentrerò la mia attenzione sulla soggettività di queste ultime. A tal fine, nel secondo paragrafo chiarirò cosa intendo per “soggettività” e perché ritengo che quella delle donne con disabilità sia riconosciuta assai di rado. In seguito, dopo avere ricostruito gli elementi caratterizzanti le teorie critiche del diritto, che assumono il punto di vista dei soggetti esclusi ma al cui interno la soggettività delle donne con disabilità fatica ancora a trovare spazio (par. 3), nel quarto paragrafo porrò attenzione a forme di esclusione e discriminazione particolarmente significative che riguardano queste ultime, per mettere in rilievo come la mancata attenzione a tale condizione esistenziale abbia determinato un rilevante scarto tra diritto e giustizia, sul quale è urgente intervenire – appunto – a garanzia dell’eguale diritto ai diritti.
2021
9788867355839
donne con disabilità, giustizia, diritto, diritti fondamentali, violenza, soggettività, vulnerabilità, pandemia, genere
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