La sent. cost. 242/2019 chiude la vicenda che già aveva conosciuto una prima puntata nell’ord. n. 207/2018. La Corte dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 580 c.p., nella parte in cui punisce sempre e comunque l’aiuto al suicidio, anche a fronte di un paziente capace, tenuto in vita da trattamenti essenziali, il quale consapevolmente richieda di essere aiutato a farla finita in quanto affetto da una patologia irreversibile che gli provoca gravi sofferenze fisiche e psicologiche. È tuttavia la parte della pronuncia in cui la Corte “aggiunge” la disciplina da applicare in tali casi a suscitare maggiori perplessità. Nell’articolo si sottolinea quindi quanto di estremamente positivo e quanto invece di problematico emerga dalla trama della sentenza n. 242/2019.
I chiari e gli scuri della sentenza costituzionale sul caso Cappato (n. 242/2019)
PAOLO VERONESI
2020
Abstract
La sent. cost. 242/2019 chiude la vicenda che già aveva conosciuto una prima puntata nell’ord. n. 207/2018. La Corte dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 580 c.p., nella parte in cui punisce sempre e comunque l’aiuto al suicidio, anche a fronte di un paziente capace, tenuto in vita da trattamenti essenziali, il quale consapevolmente richieda di essere aiutato a farla finita in quanto affetto da una patologia irreversibile che gli provoca gravi sofferenze fisiche e psicologiche. È tuttavia la parte della pronuncia in cui la Corte “aggiunge” la disciplina da applicare in tali casi a suscitare maggiori perplessità. Nell’articolo si sottolinea quindi quanto di estremamente positivo e quanto invece di problematico emerga dalla trama della sentenza n. 242/2019.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.