Valutazione dei flussi di carbonio in terreni agricoli della Pianura Ferrarese e dell’Appennino Modenese e di strategie sostenibili per favorirne il sequestro nella sostanza organica dei suoli (ACRONIMO: SaveSOC2)

Il Prof. Gianluca Bianchini ha ottenuto un finanziamento della Regione Emilia Romagna nell’ambito PSR (Piano di Sviluppo Rurale) 2014-2020 del Partenariato europeo per l’innovazione “Produttività e sostenibilità dell'agricoltura” (PEI-AGRI), all’interno della Focus Area 5E avente titolo “PROMUOVERE LA CONSERVAZIONE E IL SEQUESTRO DI CARBONIO NEL SETTORE AGRICOLO E FORESTALE”. Il titolo del progetto ammesso al finanziamento è “Valutazione dei flussi di carbonio in terreni agricoli della Pianura Ferrarese e dell’Appennino Modenese e di strategie sostenibili per favorirne il sequestro nella sostanza organica dei suoli”, con acronimo “SAVE SOC 2". SOC sta per SOIL ORGANIC CARBON, quindi l’acronimo starebbe a significare salvare la sostanza organica dei suoli. Il numero 2 sta indicare che il progetto attuale rappresenta la riproposizione di un progetto che avevamo sottomesso l'anno prima e benché giudicato scientificamente eccellente non era stata finanziato per un vizio formale. E’ stato riproposto e questa volta è stato ammesso al finanziamento. L’università di Ferrara (capofila) coordinerà un gruppo di partner che include Il Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Bologna, il Consorzio Futuro in Ricerca, Dinamica s.r.l. che è un ente di formazione professionale specializzato nel settore agricolo, e tre aziende agricole che si sono rese disponibili a collaborare nella ricerca. Queste aziende sono localizzate in distinti contesti pedo-climatici della regione e sono dedite a distinte attività agricole: l’azienda Maccanti Vivai ad Ostellato, Azienda Agricola Biologica Carla Tassinari a Bondeno, la Società Agricola I Rodi di Raemy Helen e C. sull’Appennino Modenese. Il progetto di durata biennale intende sperimentare strategie agricole che minimizzino la perdita di sostanza organica dei suoli, una problematica – purtroppo - di notevole attualità e importanza socioeconomica, che causa perdita di produttività dei terreni e contestualmente rilascio di CO2 nell’atmosfera. La durata del progetto è biennale. Compito dei ricercatori di Unife sarà campionare in varie fasi vegetative distinte parcelle dei suoli aziendali trattate con distinte tecniche agronomiche e misurare attraverso la metodologia EA-IRMS disponibile presso il Dipartimento la quantità di sostanza organica presente. Compito dei ricercatori di Unibo sarà invece valutare in campo con tecniche di misurazione in situ il rilascio di gas serra dei suoli investigati. CFR e Dinamica avranno invece in carico attività organizzative, di divulgazione e formazione. Il finanziamento totale erogato dalla Regione per l’intero progetto è 137.024 euro. La parte che compete all’Unità di Ricerca dell’Università di Ferrara ammonta a 59.565 euro, che verranno consegnati però solo a rendicontazione delle spese (di personale e trasferte) sostenute. Prima dell’inizio delle attività i vari partner dovranno costituire un ATS attraverso atto notarile, dove Unife sarà rappresentata direttamente dal Rettore.