Il ritratto di Ferrara nei suoi monumenti: architettura e città nelle guide artistiche, dall’età legatizia alla costruzione identitaria per l’Italia unita

In the Seventeenth and Eighteenth centuries, painting and, in a more limited extent, sculpture almost exclusively identify the “monuments of art”, while in the artistic guides the architectures - serving as a background - were mentioned to specify the placeholder within which find those objects worthy of mention and visit, and bring to remembrance all those personalities who contributed to the history of Ferrara. The paper mainly focuses on the printed guides that, from the end of the Eighteenth century and up to the Italian Unification, were intended to accompany visitors in the city of Ferrara, aiming to understand how the attention to such these monuments developed, even beyond the pictorial and sculptural works of art contained therein, despite the expected selection necessary to encourage few days journey. Directly after the Italian Unification, it will be necessary to outline the features of a national identity to which also the architecture will be functional.

Nel XVII e XVIII secolo i “monumenti d’arte” erano individuati quasi esclusivamente nelle pitture e, in misura più contenuta, nelle sculture: le architetture fungevano da sfondo ed erano dunque richiamate nelle guide artistiche allo scopo di indicare il luogo all’interno del quale trovare i veri oggetti meritevoli di menzione e di visita, e in grado di ricordare le principali personalità che avevano fatto la storia di Ferrara. Il contributo si sofferma soprattutto sulle guide a stampa che, dalla fine del Settecento e fino all’Unità d’Italia, si proponevano di accompagnare i visitatori nella città di Ferrara, per comprendere come si è sviluppata l’attenzione ai monumenti in quanto tali, cioè anche oltre le opere pittoriche e scultoree in essi contenute, nonostante l’inevitabile selezione necessaria per favorire le visite di pochi giorni. Subito dopo l’Unità d’Italia sarà necessario delineare i tratti di una identità nazionale, a cui anche l’architettura risulterà funzionale.