Corpi

Il significato politico del corpo, generalmente, è determinato dalle relazioni all’interno delle quali il corpo stesso vive. I corpi dei migranti – muti, violati, esclusi, sfruttati, offerti - esplicitano il fatto che le persone migranti sono inserite in un quadro di relazioni asimmetriche di potere, dalle quali non sembrano potersi liberare, mentre va sgretolandosi la condivisione di una concezione universale di umanità. Inoltre, rispetto al passato, non è più solamente il potere statale a occuparsi vita delle persone, perché altri centri di potere (privati per lo più, spesso anche illegali) si sono imposti sulla scena mondiale e “gestiscono corpi”: le milizie private, i trafficanti di esseri umani, le mafie, le multinazionali che commerciano in armi e materie prime sono solo alcuni esempi di soggetti che mirano a poter governare i corpi. Sono pertanto emersi nuovi agglomerati di potere che si muovono al di fuori di qualsiasi autorizzazione e giustificazione (giuridica e morale) e che non rispondono a nessuno in ordine al rispetto dei diritti fondamentali.