La questione di fondo che si intende trattare, secondo un taglio prospettico di epistemologia della formazione, verte sugli apporti innovativi che lo strutturalismo – in particolare quello filosofico – ha introdotto nei modelli d’indagine delle scienze umane, nonché delle conseguenze che questo fenomeno ha esercitato sulla ricerca educativa. È nostra intenzione sostenere che, al di là delle polemiche caratterizzanti la sua storia, oggi poco convincenti per gli eccessi ideologici pro e contro, non si è trattato di un anti-umanesimo, bensì di un umanesimo di segno diverso. Del resto Deleuze già nel 1968, con Differenza e ripetizione, perorava la causa del pluralismo e del superamento di gerarchie di valori; mentre Foucault giungeva, in Microfisica del potere del 1976, a porre con efficacia l’ineluttabilità del passaggio dall’intellettuale universale all’intellettuale specifico. Per le scienze che studiano l’uomo e, per noi, la rilevanza della sua formazione, quella “specificità” è la cifra stessa dell’approccio alle ipotesi di studio, ai metodi, alle strategie d’intervento, alle prassi trasformative nei contesti determinati. A tal fine sarà nostra cura soffermarci su quegli esempi di trasferibilità della ricerca strutturalista al mondo della formazione, che possono rivestire un significato rilevante nel presente, anche grazie a un proficuo confronto con il passato.
Strutturalismo e ricerca formativa
Anita Gramigna
2018
Abstract
La questione di fondo che si intende trattare, secondo un taglio prospettico di epistemologia della formazione, verte sugli apporti innovativi che lo strutturalismo – in particolare quello filosofico – ha introdotto nei modelli d’indagine delle scienze umane, nonché delle conseguenze che questo fenomeno ha esercitato sulla ricerca educativa. È nostra intenzione sostenere che, al di là delle polemiche caratterizzanti la sua storia, oggi poco convincenti per gli eccessi ideologici pro e contro, non si è trattato di un anti-umanesimo, bensì di un umanesimo di segno diverso. Del resto Deleuze già nel 1968, con Differenza e ripetizione, perorava la causa del pluralismo e del superamento di gerarchie di valori; mentre Foucault giungeva, in Microfisica del potere del 1976, a porre con efficacia l’ineluttabilità del passaggio dall’intellettuale universale all’intellettuale specifico. Per le scienze che studiano l’uomo e, per noi, la rilevanza della sua formazione, quella “specificità” è la cifra stessa dell’approccio alle ipotesi di studio, ai metodi, alle strategie d’intervento, alle prassi trasformative nei contesti determinati. A tal fine sarà nostra cura soffermarci su quegli esempi di trasferibilità della ricerca strutturalista al mondo della formazione, che possono rivestire un significato rilevante nel presente, anche grazie a un proficuo confronto con il passato.File | Dimensione | Formato | |
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