Il saggio prende in esame l’esperienza artistica di Mario Persico, soffermandosi in particolare sull’arco di tempo che va dal 1959 al 1963. Sono gli anni che seguono il suo attivo coinvolgimento nelle implicazioni ideologiche e culturali che avevano costituito la pagina napoletana del Gruppo 58. A partire da questo stesso anno, l’artista estende gli interessi della sua ricerca, avviando un percorso di autonomia rispetto ai componenti del gruppo. È un momento nel quale l’ascendente metamorfico esercitato su di lui da Guido Biasi, incrocia nelle sue tele i tratti di atmosfere magiche, velate di mistero, portando in evidenza segnali di una narrazione drammatica e, al tempo stesso, ironica, in certo qual modo annunciati nei dipinti che precedono questa data. Le riflessioni maturate all’interno del Gruppo, rappresentano per l’artista una sollecitazione a spingersi verso una pratica oggettuale, inducendolo a superare il caotico darsi di surreali visioni per una più decisa ‘intenzionalità plastica’ che troverà realizzazione nell’uso di oggetti trovati quanto nei collages di giornali e di scritte.
Mario Persico. La pittura sul margine dell'oggetto
Fiorillo A. P.
2017
Abstract
Il saggio prende in esame l’esperienza artistica di Mario Persico, soffermandosi in particolare sull’arco di tempo che va dal 1959 al 1963. Sono gli anni che seguono il suo attivo coinvolgimento nelle implicazioni ideologiche e culturali che avevano costituito la pagina napoletana del Gruppo 58. A partire da questo stesso anno, l’artista estende gli interessi della sua ricerca, avviando un percorso di autonomia rispetto ai componenti del gruppo. È un momento nel quale l’ascendente metamorfico esercitato su di lui da Guido Biasi, incrocia nelle sue tele i tratti di atmosfere magiche, velate di mistero, portando in evidenza segnali di una narrazione drammatica e, al tempo stesso, ironica, in certo qual modo annunciati nei dipinti che precedono questa data. Le riflessioni maturate all’interno del Gruppo, rappresentano per l’artista una sollecitazione a spingersi verso una pratica oggettuale, inducendolo a superare il caotico darsi di surreali visioni per una più decisa ‘intenzionalità plastica’ che troverà realizzazione nell’uso di oggetti trovati quanto nei collages di giornali e di scritte.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.