l progetto VALSOVIT vuole essere strumento propulsivo e d'innovazione tecnologica per la valorizzazione degli scarti della filiera vitivinicola per la produzione di sostanze ad alto valore aggiunto (valorizzazione di seconda generazione) sfruttando tecnologie a basso impatto ambientale. La ricerca svolta dai laboratori accreditati dalla Regione Emilia Romagna Terra&AcquaTech, CIRI-EA, LEAP e CRPA LAB prevede lo sviluppo parallelo di studi per la valorizzazione degli scarti (vinaccioli, bucce, raspi freschi, vinaccia bianca, feccia, teste e code di distillazione etanolo) sia in ambito chimico ed energetico, sia nel settore nutraceutico, cosmetico, della biostimolazione e della difesa delle piante. Obiettivi specifici della prima linea di ricerca, svolta in collaborazione con l'azienda CAVIRO DISTILLERIE, sono la produzione di bio-anidride maleica (bio-AM), un importante intermedio di sintesi per l'industria chimica, di poliidrossialcanoati (PHA), polimeri termoplastici biodegradabili, e di idrogeno da utilizzare come fonte di energia sostenibile. Obiettivi della seconda linea di ricerca sono l'estrazione, caratterizzazione ed identificazione di molecole biologicamente attive per la preparazione di formulati di interesse nel settore salutistico e fitoiatrico attraverso la collaborazione della aziende coinvolte nel progetto, ERIDANIA SADAM (nutraceutica), AMBROSIALAB (cosmesi) e CBC (EUROPE) (protezione e biostimolazione delle piante). La collaborazione nel progetto di GI e PI genera un contesto di simbiosi industriale che a partire dallo stesso scarto permette di differenziare cicli produttivi con ricadute diversificate in piu' settori di mercato.
VALSOVIT - Valorizzazione sostenibile degli scarti della filiera vitivinicola per l'industria chimica e salutistica
A. Massi
2016
Abstract
l progetto VALSOVIT vuole essere strumento propulsivo e d'innovazione tecnologica per la valorizzazione degli scarti della filiera vitivinicola per la produzione di sostanze ad alto valore aggiunto (valorizzazione di seconda generazione) sfruttando tecnologie a basso impatto ambientale. La ricerca svolta dai laboratori accreditati dalla Regione Emilia Romagna Terra&AcquaTech, CIRI-EA, LEAP e CRPA LAB prevede lo sviluppo parallelo di studi per la valorizzazione degli scarti (vinaccioli, bucce, raspi freschi, vinaccia bianca, feccia, teste e code di distillazione etanolo) sia in ambito chimico ed energetico, sia nel settore nutraceutico, cosmetico, della biostimolazione e della difesa delle piante. Obiettivi specifici della prima linea di ricerca, svolta in collaborazione con l'azienda CAVIRO DISTILLERIE, sono la produzione di bio-anidride maleica (bio-AM), un importante intermedio di sintesi per l'industria chimica, di poliidrossialcanoati (PHA), polimeri termoplastici biodegradabili, e di idrogeno da utilizzare come fonte di energia sostenibile. Obiettivi della seconda linea di ricerca sono l'estrazione, caratterizzazione ed identificazione di molecole biologicamente attive per la preparazione di formulati di interesse nel settore salutistico e fitoiatrico attraverso la collaborazione della aziende coinvolte nel progetto, ERIDANIA SADAM (nutraceutica), AMBROSIALAB (cosmesi) e CBC (EUROPE) (protezione e biostimolazione delle piante). La collaborazione nel progetto di GI e PI genera un contesto di simbiosi industriale che a partire dallo stesso scarto permette di differenziare cicli produttivi con ricadute diversificate in piu' settori di mercato.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.