Il rapporto verso le preesistenze muta drasticamente a seconda dei criteri di approccio. La cosiddetta «cultura del progetto» tende a considerare legittimo intervenire su di esse così come è sempre avvenuto in passato. La cosiddetta «cultura della conservazione» tende, invece, a contrapporre le ragioni della Storia, sottolineando come l’avvenuto distacco tra «presente» e «passato» ponga all’uomo contemporaneo una diversa coscienza conservativa. Nel ricco, ed a volte aspro, dibattito tra le due «culture», peraltro assai eterogenee al loro interno, emergono contraddizioni, equivoci, modi dissimili di intendere la finalità degli interventi; più in generale un modo diverso di intendere il «fare architettonico».
L’architettura storica tra «cultura della conservazione» e «cultura del progetto»: contrapposizioni, equivoci e finalità
DALLA NEGRA, Riccardo
2016
Abstract
Il rapporto verso le preesistenze muta drasticamente a seconda dei criteri di approccio. La cosiddetta «cultura del progetto» tende a considerare legittimo intervenire su di esse così come è sempre avvenuto in passato. La cosiddetta «cultura della conservazione» tende, invece, a contrapporre le ragioni della Storia, sottolineando come l’avvenuto distacco tra «presente» e «passato» ponga all’uomo contemporaneo una diversa coscienza conservativa. Nel ricco, ed a volte aspro, dibattito tra le due «culture», peraltro assai eterogenee al loro interno, emergono contraddizioni, equivoci, modi dissimili di intendere la finalità degli interventi; più in generale un modo diverso di intendere il «fare architettonico».I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.