Gran parte dello streaming e del download online sfrutta servizi basati sul principio di indicizzazione, ovvero sul collezionamento di link che rimandano, in modalità più o meno organizzate, a un contenuto audiovisivo protetto da copyright. Ne è un esempio il filesharing attraverso cyberlocker, servizi «che offrono agli utenti l'abilità di scaricare file attraverso server centralizzati, senza appoggiarsi su infrastrutture p2p sottostanti» (Antoniades, Markatos, Dovrolis, 2009). La particolarità di questi servizi risiede nella loro capacità di mettere in gioco gli stessi utenti, sia per il loro funzionamento che per la necessità di creare indexing site: siti di indicizzazione che forniscono database organizzati di link rimandanti al contenuto inserito in uno di questi servizi. L’intervento si focalizzerà sulla creazione e la funzione delle comunità di utenti che circolano – nella maggior parte come destinatari, in minor misura come fornitori – attorno ai siti di indicizzazione, rendendo così effettivo il filesharing stesso. L’intervento si propone di considerare l’efficienza di questa forma di distribuzione – a prescindere dalla sua illegalità – sulla base non tanto, e non solo, delle possibilità remunerative che questi servizi permettono ai gestori del sito, ma anche e soprattutto sull’investimento emotivo che coinvolge i singoli utenti e che garantisce una sociale legittimazione (Schwarz, Larsson, 2014) del sistema di distribuzione. Un coinvolgimento che, sia come forma di contrasto alla pirateria che come riconoscimento non dichiarato della sua efficienza, sta rimodulando le forme di distribuzione ufficiali online, sempre più interessate agli aspetti singolari, soggettivi ed emozionali dei consumatori loro destinatari.
Filesharing e investimento emotivo: il ruolo dei siti di indicizzazione nelle forme di distribuzione illegale
PROSPERI, Gabriele
2017
Abstract
Gran parte dello streaming e del download online sfrutta servizi basati sul principio di indicizzazione, ovvero sul collezionamento di link che rimandano, in modalità più o meno organizzate, a un contenuto audiovisivo protetto da copyright. Ne è un esempio il filesharing attraverso cyberlocker, servizi «che offrono agli utenti l'abilità di scaricare file attraverso server centralizzati, senza appoggiarsi su infrastrutture p2p sottostanti» (Antoniades, Markatos, Dovrolis, 2009). La particolarità di questi servizi risiede nella loro capacità di mettere in gioco gli stessi utenti, sia per il loro funzionamento che per la necessità di creare indexing site: siti di indicizzazione che forniscono database organizzati di link rimandanti al contenuto inserito in uno di questi servizi. L’intervento si focalizzerà sulla creazione e la funzione delle comunità di utenti che circolano – nella maggior parte come destinatari, in minor misura come fornitori – attorno ai siti di indicizzazione, rendendo così effettivo il filesharing stesso. L’intervento si propone di considerare l’efficienza di questa forma di distribuzione – a prescindere dalla sua illegalità – sulla base non tanto, e non solo, delle possibilità remunerative che questi servizi permettono ai gestori del sito, ma anche e soprattutto sull’investimento emotivo che coinvolge i singoli utenti e che garantisce una sociale legittimazione (Schwarz, Larsson, 2014) del sistema di distribuzione. Un coinvolgimento che, sia come forma di contrasto alla pirateria che come riconoscimento non dichiarato della sua efficienza, sta rimodulando le forme di distribuzione ufficiali online, sempre più interessate agli aspetti singolari, soggettivi ed emozionali dei consumatori loro destinatari.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.