Il lichen sclerosus vulvare (LSV) è una patologia infiammatoria caratterizzata da decorso cronico e da rilevante impatto sulla qualità della vita delle pazienti. Data la patogenesi immunitaria del LSV, i corticosteroidi topici ne rappresentano la prima scelta terapeutica. Una recente revisione sistematica Cochrane ha evidenziato tuttavia alcune lacune nella letteratura scientifica relativamente all’impego dei corticosteroidi topici nel trattamento del LSV. In particolare, al 2012 non erano disponibili trial clinici randomizzati (RCT) che definissero la potenza terapeutica del cortisonico e lo schema posologico più appropriati, in termini di efficacia e sicurezza, nella terapia di attacco del LSV. Inoltre, non c’erano evidenze relative a strategie terapeutiche per il mantenimento della remissione clinica ottenuta con la terapia di attacco e per la prevenzione delle recidive a lungo termine. Presso l’ambulatorio di Patologia Genitale della Sezione di Dermatologia dell’Università di Ferrara sono stati condotti RCT volti a fare chiarezza sui quesiti sollevati dalla metanalisi Cochrane. Ne sono risultate le seguenti evidenze 1) corticosteroidi ultrapotenti e potenti hanno pari efficacia e tollerabilità nella terapia di attacco del LSV, 2) lo schema posologico continuativo (quotidiano) e quello tapering, ossia “a scalare”, sono risultati equivalenti in termini di efficacia e profilo di tollerabilità nella fase di attacco, 3) la terapia corticosteroidea proattiva, vale a dire due applicazioni alla settimana, si è rivelata efficace nel mantenimento a lungo termine del miglioramento clinico ottenuto con il trattamento di attacco.
Approccio terapeutico tradizionale alla patologia infiammatoria vulvare; corticoterapia topica.
BORGHI, Alessandro;CORAZZA, Monica;VIRGILI, Anna
2016
Abstract
Il lichen sclerosus vulvare (LSV) è una patologia infiammatoria caratterizzata da decorso cronico e da rilevante impatto sulla qualità della vita delle pazienti. Data la patogenesi immunitaria del LSV, i corticosteroidi topici ne rappresentano la prima scelta terapeutica. Una recente revisione sistematica Cochrane ha evidenziato tuttavia alcune lacune nella letteratura scientifica relativamente all’impego dei corticosteroidi topici nel trattamento del LSV. In particolare, al 2012 non erano disponibili trial clinici randomizzati (RCT) che definissero la potenza terapeutica del cortisonico e lo schema posologico più appropriati, in termini di efficacia e sicurezza, nella terapia di attacco del LSV. Inoltre, non c’erano evidenze relative a strategie terapeutiche per il mantenimento della remissione clinica ottenuta con la terapia di attacco e per la prevenzione delle recidive a lungo termine. Presso l’ambulatorio di Patologia Genitale della Sezione di Dermatologia dell’Università di Ferrara sono stati condotti RCT volti a fare chiarezza sui quesiti sollevati dalla metanalisi Cochrane. Ne sono risultate le seguenti evidenze 1) corticosteroidi ultrapotenti e potenti hanno pari efficacia e tollerabilità nella terapia di attacco del LSV, 2) lo schema posologico continuativo (quotidiano) e quello tapering, ossia “a scalare”, sono risultati equivalenti in termini di efficacia e profilo di tollerabilità nella fase di attacco, 3) la terapia corticosteroidea proattiva, vale a dire due applicazioni alla settimana, si è rivelata efficace nel mantenimento a lungo termine del miglioramento clinico ottenuto con il trattamento di attacco.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.