Il diverso movimento suggerito dalla parola “Transpadana” – andare oltre, attraversare il fiume –, si confronta con il movimento a cui tradizionalmente viene associato il moto dell’acqua – andare lungo le rive del fiume –, costituendo l’occasione di connettere, nella storia di questi territori, questioni apparentemente lontane, ma che in realtà risultano strategiche in una visione integrata. Livelli di pianificazione e parchi fluviali, paesaggi culturali e identità geografiche, mobilità lenta e intermodalità, turismo sostenibile e sviluppo locale, sono alcune delle questioni esaminate, che si intende far interagire con le esperienze progettuali svolte nel “Progetto integrato per la valorizzazione turistica del sistema fluviale della Sinistra Po”. Il Progetto integrato si basa su una concezione integrata di quattro sistemi: percorsi ciclabili, ciclopedonali e pedonali; attracchi fluviali; aree per servizi culturali, ricreativi e sportivi; aree di visitazione e valorizzazione ambientale. Il primo e il secondo sistema costituiscono l’ossatura delle infrastrutture capace di promuovere la valorizzazione turistica di un territorio già dotato di peculiari caratteristiche ambientali e culturali che ne fanno uno dei paesaggi fluviali più interessanti della pianura padana. Poiché le aree a parco non possono essere più considerate “isole” definite sul modello dell’unità di paesaggio (sul modello delle valli montane) ma sistemi lineari, “corridoi ecologici” caratterizzati dalla presenza di infrastrutture storiche (fiumi, canali) o abbandonate (linee ferroviarie dismesse), i percorsi per la mobilità lenta (percorsi pedonali e itinerari ciclabili, ippovie o percorsi per utenti a cavallo) iniziano a costituire sempre più spesso strumenti per la valorizzazione turistica di questi territori.
Transpadana. Strategie di valorizzazione dei paesaggi fluviali lungo il Po tra Veneto ed Emilia Romagna
MASSARENTE, Alessandro
2015
Abstract
Il diverso movimento suggerito dalla parola “Transpadana” – andare oltre, attraversare il fiume –, si confronta con il movimento a cui tradizionalmente viene associato il moto dell’acqua – andare lungo le rive del fiume –, costituendo l’occasione di connettere, nella storia di questi territori, questioni apparentemente lontane, ma che in realtà risultano strategiche in una visione integrata. Livelli di pianificazione e parchi fluviali, paesaggi culturali e identità geografiche, mobilità lenta e intermodalità, turismo sostenibile e sviluppo locale, sono alcune delle questioni esaminate, che si intende far interagire con le esperienze progettuali svolte nel “Progetto integrato per la valorizzazione turistica del sistema fluviale della Sinistra Po”. Il Progetto integrato si basa su una concezione integrata di quattro sistemi: percorsi ciclabili, ciclopedonali e pedonali; attracchi fluviali; aree per servizi culturali, ricreativi e sportivi; aree di visitazione e valorizzazione ambientale. Il primo e il secondo sistema costituiscono l’ossatura delle infrastrutture capace di promuovere la valorizzazione turistica di un territorio già dotato di peculiari caratteristiche ambientali e culturali che ne fanno uno dei paesaggi fluviali più interessanti della pianura padana. Poiché le aree a parco non possono essere più considerate “isole” definite sul modello dell’unità di paesaggio (sul modello delle valli montane) ma sistemi lineari, “corridoi ecologici” caratterizzati dalla presenza di infrastrutture storiche (fiumi, canali) o abbandonate (linee ferroviarie dismesse), i percorsi per la mobilità lenta (percorsi pedonali e itinerari ciclabili, ippovie o percorsi per utenti a cavallo) iniziano a costituire sempre più spesso strumenti per la valorizzazione turistica di questi territori.File | Dimensione | Formato | |
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