CAPITOLO PRIMO LA RISCOPERTA DELLA VITTIMA NELLE SCIENZE CRIMINALI 1. Il problematico concetto di vittima ......................................................... » 1 2. La prolungata indifferenza verso la vittima del reato ............................. » 7 3. La Scuola positiva: un interesse “disinteressato” nei confronti delle vittime? .......................................................................................................... » 10 4. La nascita della vittimologia ..................................................................... » 13 5. Le fasi storiche della vittimologia: dalla vittima come concausa della criminalità alla vittima come specifico oggetto di tutela ........................ » 19 6. Il dibattito sulla dimensione autonomista della vittimologia ................. » 30 7. Vittima e memoria storica ........................................................................ » 37 8. Vittima e Costituzioni contemporanee .................................................... » 40 9. Le distorsioni del sistema statunitense: i. c.d. Victim Impact Statements » 42 10. Le vittime vogliono veramente decidere in ordine alla sorte degli autori del reato? ................................................................................................... » 47 CAPITOLO SECONDO VITTIMIZZAZIONE E MODELLI DI TUTELA 1. I diversi effetti prodotti dal reato sulla vittima: la vittimizzazione primaria, la neutralizzazione in sede processuale, la vittimizzazione secondaria ..................................................................................................... » 51 2. I modelli di tutela ex ante: la prevenzione della vittimizzazione ........... » 55 2.1. Il diritto penale quale strumento privilegiato per la prevenzione della vittimizzazione: cenni introduttivi .......................................... » 55 2.2. La prevenzione extrapenale tra modelli “reocentrici” e modelli “vittimocentrici” ............................................................................... » 58 3. I modelli di tutela ex post: la protezione di vittime reali ....................... » 64 4. L’interrelazione tra mezzi di tutela ex ante e mezzi di tutela ex post .... » 71 5. L’odierna rilettura delle funzioni della pena in prospettiva vittimologica ......................................................................................................... » 72 6. La protezione della vittima quale autonomo scopo del diritto penale ... » 77 CAPITOLO TERZO LA FORMAZIONE DI UN CORPUS NORMATIVO SOVRANAZIONALE DEDICATO ALLA TUTELA DELLE VITTIME DEL REATO 1. Premessa .................................................................................................... p. 81 2. La vittima nelle fonti dell’Onu ................................................................ » 81 3. La vittima nelle fonti europee .................................................................. » 86 3.1. Le fonti del Consiglio d’Europa ...................................................... » 86 3.2. Le fonti dell’Unione europea ........................................................... » 96 3.2.1. Le fonti a carattere generale .................................................. » 97 3.2.2. Le fonti a carattere particolare .............................................. » 109 3.2.3. Luci e ombre della politica criminale europea in materia di protezione delle vittime .......................................................... » 117 3.2.4. La vittima nella giurisprudenza della Corte di giustizia ....... » 120 4. Vittima e Corti penali internazionali: cenni ............................................ » 129 CAPITOLO QUARTO LA PERSONA OFFESA DAL REATO NEL DIRITTO PENALE ITALIANO 1. Il ruolo marginale del soggetto passivo del reato nell’impianto “classico” del codice penale liberale del 1889 ................................................ » 135 2. Le influenze della Scuola positiva sulla valorizzazione del ruolo del soggetto passivo del reato nel codice Rocco ........................................... » 136 2.1. Le caratteristiche personologiche della vittima come giustificazione di una sua più intensa tutela penale ...................................... » 138 2.2. Il comportamento del soggetto passivo o i rapporti tra quest’ultimo e l’autore quale forma di esclusione/attenuazione della responsabilità penale del reo o quale elemento essenziale per la sussistenza di talune ipotesi di reato o ancora quale condizione di procedibilità ...................................................................................... » 140 3. Una prima svolta vittimologica della legislazione penale nazionale ....... » 143 4. La più recente legislazione vittimologica e la vieppiù marcata personalizzazione “passiva” dell’illecito penale ............................................... » 149 4.1. La tutela penale delle vittime vulnerabili nelle attuali tendenze normative italiane: tra fretta e signoria “simbolica” dello strumento criminale ................................................................................ » 151 4.1.1. Il minore di età quale persona offesa vulnerabile per eccellenza ......................................................................................... » 152 4.1.2. Il decreto legge in materia di femminicidio: una truffa delle etichette ................................................................................... » 163 4.1.3. La vittima omosessuale ........................................................... » 168 4.1.3.1. Il progetto di legge italiano in materia di contrasto all’omofobia e alla transfobia .................................. » 173 VI INDICE 4.2. Il reato di negazionismo come espressione di istanze vittimologiche .................................................................................................. p. 181 4.3. Il pervasivo diritto alla sicurezza quale ratio di scelte legislative vittimocentriche: la consolidata prassi italiana dei c.d. pacchetti sicurezza ............................................................................................ » 193 5. Il perdurante disinteresse per alcune categorie di vittime “mediaticamente sottoesposte” ................................................................................... » 201 CAPITOLO QUINTO LA RILEVANZA DEL SOGGETTO PASSIVO DEL REATO SOTTO IL PROFILO DOGMATICO-INTERPRETATIVO 1. Premessa .................................................................................................... » 207 2. La vittimodogmatica ................................................................................. » 208 2.1. L’influsso degli studi vittimodogmatici nella prassi applicativa d’oltralpe ........................................................................................... » 214 2.2. I limiti dell’impianto vittimodogmatico ........................................... » 216 3. Il riconoscimento del principio di autoresponsabilità della vittima ...... » 219 4. Il principio di autoresponsabilità della vittima e le norme del codice penale italiano ........................................................................................... » 221 5. Il contributo della vittima alla realizzazione del reato e i principi generali del diritto penale ................................................................................ » 226 6. La valorizzazione del ruolo della vittima attraverso la teoria dell’imputazione oggettiva dell’evento: il “consenso della vittima al pericolo creato da altri” e “l’autoesposizione della vittima al pericolo” .............. » 228 7. Il contributo della vittima al reato e il rapporto di causalità: la strada percorsa dalla giurisprudenza nazionale ................................................. » 232 8. Alcune recenti aperture giurisprudenziali verso il riconoscimento dell’autodeterminazione della vittima ........................................................... » 245 9. Tendenze giurisprudenziali “vittimocentriche”. Esempi ........................ » 246 10. Il contributo del soggetto passivo del reato e la colpa. Cenni ............... » 259 11. Un necessario “riequilibrio” del sistema penale ..................................... » 261 CAPITOLO SESTO LA RESTORATIVE JUSTICE QUALE PARADIGMA DI VALORIZZAZIONE DEL RUOLO DELLA VITTIMA NEL SISTEMA PENALE 1. Il risarcimento del danno da reato: natura e funzioni ............................ » 265 2. La riparazione del danno “cumulativa” alla pena, ossia in una prospettiva “premiale” e “clemenziale” ........................................................ » 269 3. Il risarcimento del danno alternativo alla pena: verso un “vittimologicamente vantaggioso” sistema a triplo binario? ................................... » 273 INDICE VII 3.1. Il risarcimento “estintivo” nell’esperienza anglosassone, austriaca e tedesca. Cenni ................................................................................ p. 277 3.2. Le disorganiche ipotesi di riparazione “estintiva” nella legislazione italiana ..................................................................................... » 281 3.2.1. La riparazione “estintiva” nel codice Rocco ......................... » 286 4. La mediazione penale ............................................................................... » 287 4.1. Il ruolo ancora marginale della mediazione penale nell’ordinamento italiano ................................................................................... » 292 4.2. Un rapido sguardo sull’attività degli uffici di mediazione penale esistenti in Italia ................................................................................ » 303 5. Rilievi in margine alla giustizia riparativo-conciliativa: la strada preferibile per valorizzare la vittima senza rischi di strumentalizzazioni punitive .......................................................................................................... » 306 CAPITOLO SETTIMO LA TUTELA AMMINISTRATIVA DELLE VITTIME 1. La riparazione pubblica alle vittime nell’esperienza italiana: tra incompletezza e difesa sociale ............................................................................ » 313 2. Il carattere “embrionale” delle politiche pubbliche di aiuto alle vittime in Italia ...................................................................................................... » 320 3. Le “deludenti” prospettive di riforma ..................................................... » 322
La vittima nel sistema penale. Dall'oblio al protagonismo?
VENTUROLI, Marco
2015
Abstract
CAPITOLO PRIMO LA RISCOPERTA DELLA VITTIMA NELLE SCIENZE CRIMINALI 1. Il problematico concetto di vittima ......................................................... » 1 2. La prolungata indifferenza verso la vittima del reato ............................. » 7 3. La Scuola positiva: un interesse “disinteressato” nei confronti delle vittime? .......................................................................................................... » 10 4. La nascita della vittimologia ..................................................................... » 13 5. Le fasi storiche della vittimologia: dalla vittima come concausa della criminalità alla vittima come specifico oggetto di tutela ........................ » 19 6. Il dibattito sulla dimensione autonomista della vittimologia ................. » 30 7. Vittima e memoria storica ........................................................................ » 37 8. Vittima e Costituzioni contemporanee .................................................... » 40 9. Le distorsioni del sistema statunitense: i. c.d. Victim Impact Statements » 42 10. Le vittime vogliono veramente decidere in ordine alla sorte degli autori del reato? ................................................................................................... » 47 CAPITOLO SECONDO VITTIMIZZAZIONE E MODELLI DI TUTELA 1. I diversi effetti prodotti dal reato sulla vittima: la vittimizzazione primaria, la neutralizzazione in sede processuale, la vittimizzazione secondaria ..................................................................................................... » 51 2. I modelli di tutela ex ante: la prevenzione della vittimizzazione ........... » 55 2.1. Il diritto penale quale strumento privilegiato per la prevenzione della vittimizzazione: cenni introduttivi .......................................... » 55 2.2. La prevenzione extrapenale tra modelli “reocentrici” e modelli “vittimocentrici” ............................................................................... » 58 3. I modelli di tutela ex post: la protezione di vittime reali ....................... » 64 4. L’interrelazione tra mezzi di tutela ex ante e mezzi di tutela ex post .... » 71 5. L’odierna rilettura delle funzioni della pena in prospettiva vittimologica ......................................................................................................... » 72 6. La protezione della vittima quale autonomo scopo del diritto penale ... » 77 CAPITOLO TERZO LA FORMAZIONE DI UN CORPUS NORMATIVO SOVRANAZIONALE DEDICATO ALLA TUTELA DELLE VITTIME DEL REATO 1. Premessa .................................................................................................... p. 81 2. La vittima nelle fonti dell’Onu ................................................................ » 81 3. La vittima nelle fonti europee .................................................................. » 86 3.1. Le fonti del Consiglio d’Europa ...................................................... » 86 3.2. Le fonti dell’Unione europea ........................................................... » 96 3.2.1. Le fonti a carattere generale .................................................. » 97 3.2.2. Le fonti a carattere particolare .............................................. » 109 3.2.3. Luci e ombre della politica criminale europea in materia di protezione delle vittime .......................................................... » 117 3.2.4. La vittima nella giurisprudenza della Corte di giustizia ....... » 120 4. Vittima e Corti penali internazionali: cenni ............................................ » 129 CAPITOLO QUARTO LA PERSONA OFFESA DAL REATO NEL DIRITTO PENALE ITALIANO 1. Il ruolo marginale del soggetto passivo del reato nell’impianto “classico” del codice penale liberale del 1889 ................................................ » 135 2. Le influenze della Scuola positiva sulla valorizzazione del ruolo del soggetto passivo del reato nel codice Rocco ........................................... » 136 2.1. Le caratteristiche personologiche della vittima come giustificazione di una sua più intensa tutela penale ...................................... » 138 2.2. Il comportamento del soggetto passivo o i rapporti tra quest’ultimo e l’autore quale forma di esclusione/attenuazione della responsabilità penale del reo o quale elemento essenziale per la sussistenza di talune ipotesi di reato o ancora quale condizione di procedibilità ...................................................................................... » 140 3. Una prima svolta vittimologica della legislazione penale nazionale ....... » 143 4. La più recente legislazione vittimologica e la vieppiù marcata personalizzazione “passiva” dell’illecito penale ............................................... » 149 4.1. La tutela penale delle vittime vulnerabili nelle attuali tendenze normative italiane: tra fretta e signoria “simbolica” dello strumento criminale ................................................................................ » 151 4.1.1. Il minore di età quale persona offesa vulnerabile per eccellenza ......................................................................................... » 152 4.1.2. Il decreto legge in materia di femminicidio: una truffa delle etichette ................................................................................... » 163 4.1.3. La vittima omosessuale ........................................................... » 168 4.1.3.1. Il progetto di legge italiano in materia di contrasto all’omofobia e alla transfobia .................................. » 173 VI INDICE 4.2. Il reato di negazionismo come espressione di istanze vittimologiche .................................................................................................. p. 181 4.3. Il pervasivo diritto alla sicurezza quale ratio di scelte legislative vittimocentriche: la consolidata prassi italiana dei c.d. pacchetti sicurezza ............................................................................................ » 193 5. Il perdurante disinteresse per alcune categorie di vittime “mediaticamente sottoesposte” ................................................................................... » 201 CAPITOLO QUINTO LA RILEVANZA DEL SOGGETTO PASSIVO DEL REATO SOTTO IL PROFILO DOGMATICO-INTERPRETATIVO 1. Premessa .................................................................................................... » 207 2. La vittimodogmatica ................................................................................. » 208 2.1. L’influsso degli studi vittimodogmatici nella prassi applicativa d’oltralpe ........................................................................................... » 214 2.2. I limiti dell’impianto vittimodogmatico ........................................... » 216 3. Il riconoscimento del principio di autoresponsabilità della vittima ...... » 219 4. Il principio di autoresponsabilità della vittima e le norme del codice penale italiano ........................................................................................... » 221 5. Il contributo della vittima alla realizzazione del reato e i principi generali del diritto penale ................................................................................ » 226 6. La valorizzazione del ruolo della vittima attraverso la teoria dell’imputazione oggettiva dell’evento: il “consenso della vittima al pericolo creato da altri” e “l’autoesposizione della vittima al pericolo” .............. » 228 7. Il contributo della vittima al reato e il rapporto di causalità: la strada percorsa dalla giurisprudenza nazionale ................................................. » 232 8. Alcune recenti aperture giurisprudenziali verso il riconoscimento dell’autodeterminazione della vittima ........................................................... » 245 9. Tendenze giurisprudenziali “vittimocentriche”. Esempi ........................ » 246 10. Il contributo del soggetto passivo del reato e la colpa. Cenni ............... » 259 11. Un necessario “riequilibrio” del sistema penale ..................................... » 261 CAPITOLO SESTO LA RESTORATIVE JUSTICE QUALE PARADIGMA DI VALORIZZAZIONE DEL RUOLO DELLA VITTIMA NEL SISTEMA PENALE 1. Il risarcimento del danno da reato: natura e funzioni ............................ » 265 2. La riparazione del danno “cumulativa” alla pena, ossia in una prospettiva “premiale” e “clemenziale” ........................................................ » 269 3. Il risarcimento del danno alternativo alla pena: verso un “vittimologicamente vantaggioso” sistema a triplo binario? ................................... » 273 INDICE VII 3.1. Il risarcimento “estintivo” nell’esperienza anglosassone, austriaca e tedesca. Cenni ................................................................................ p. 277 3.2. Le disorganiche ipotesi di riparazione “estintiva” nella legislazione italiana ..................................................................................... » 281 3.2.1. La riparazione “estintiva” nel codice Rocco ......................... » 286 4. La mediazione penale ............................................................................... » 287 4.1. Il ruolo ancora marginale della mediazione penale nell’ordinamento italiano ................................................................................... » 292 4.2. Un rapido sguardo sull’attività degli uffici di mediazione penale esistenti in Italia ................................................................................ » 303 5. Rilievi in margine alla giustizia riparativo-conciliativa: la strada preferibile per valorizzare la vittima senza rischi di strumentalizzazioni punitive .......................................................................................................... » 306 CAPITOLO SETTIMO LA TUTELA AMMINISTRATIVA DELLE VITTIME 1. La riparazione pubblica alle vittime nell’esperienza italiana: tra incompletezza e difesa sociale ............................................................................ » 313 2. Il carattere “embrionale” delle politiche pubbliche di aiuto alle vittime in Italia ...................................................................................................... » 320 3. Le “deludenti” prospettive di riforma ..................................................... » 322I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.