Gli scenari nei quali si articolano le dinamiche competitive dell'industria italiana ed europea sono drasticamente mutati. Non si tratta di un'evoluzione lenta e silenziosa, come solitamente accade per i periodi lunghi dei cicli economici, ma di una rivoluzione: istituzionale e tecnologica. La scintilla è scoccata quando un sistema economico mondiale, sostanzialmente chiuso, ha avviato vigorosi processi di apertura generando un ampliamento smisurato dell'extent of the market che ha modificato la divisione del lavoro nel tessuto di imprese e nell'ambito sociale ed istituzionale nel quale operano. Nel contesto italiano si sono innescati mutamenti a monte, con la creazione dell'euro, e a valle tramite il decentramento amministrativo ed il rilancio del livello territoriale. Nello scenario internazionale la prepotente entrata della Cina ha rotto un "tacito monopolio" tra le tre grandi potenze economiche rompendo un equilibrio statico che, a suo modo, controllava il mercato. Per la prima volta un paese della "periferia" entra al "centro", facendolo precipitare dal 2008 in una crisi senza precedenti. Si tratta di una crisi strutturale e non congiunturale, destinata quindi a non esaurirsi per un lungo periodo. L'innovazione e la conoscenza è, a giudizio di chi scrive, l'unica strada percorribile per rispondere alla crisi.
Europa e nuovo sviluppo industriale. La leva della conoscenza
POMA, Lucio
2014
Abstract
Gli scenari nei quali si articolano le dinamiche competitive dell'industria italiana ed europea sono drasticamente mutati. Non si tratta di un'evoluzione lenta e silenziosa, come solitamente accade per i periodi lunghi dei cicli economici, ma di una rivoluzione: istituzionale e tecnologica. La scintilla è scoccata quando un sistema economico mondiale, sostanzialmente chiuso, ha avviato vigorosi processi di apertura generando un ampliamento smisurato dell'extent of the market che ha modificato la divisione del lavoro nel tessuto di imprese e nell'ambito sociale ed istituzionale nel quale operano. Nel contesto italiano si sono innescati mutamenti a monte, con la creazione dell'euro, e a valle tramite il decentramento amministrativo ed il rilancio del livello territoriale. Nello scenario internazionale la prepotente entrata della Cina ha rotto un "tacito monopolio" tra le tre grandi potenze economiche rompendo un equilibrio statico che, a suo modo, controllava il mercato. Per la prima volta un paese della "periferia" entra al "centro", facendolo precipitare dal 2008 in una crisi senza precedenti. Si tratta di una crisi strutturale e non congiunturale, destinata quindi a non esaurirsi per un lungo periodo. L'innovazione e la conoscenza è, a giudizio di chi scrive, l'unica strada percorribile per rispondere alla crisi.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.