In questo saggio, a partire dalla nota vicenda di Anne Marie Slaughter e con riferimento alle tesi sostenute da alcune teoriche del pensiero femminista in ambito filosofico-politico e filosofico-giuridico in tema di potere e soggettività - quali Catharine MacKinnon, Carla Lonzi e Letizia Gianformaggio - si propone per un verso la problematizzazione della “richiesta di maggiore potere” che sembra oggi provenire dalle donne e, per altro verso, l'individuazione delle modalità attraverso le quali si instaurano diversi tipi di relazione tra le donne e il potere. Infine, si affronta la questione più rilevante: la difficile affermazione della soggettività politica delle donne. Risulterà infatti evidente come la permanenza del discorso maschile sul potere mantenga le donne ai margini di un sistema che continua a reggersi su logiche patriarcali e che, soprattutto, si rafforza attraverso la negazione della soggettività (individuale e collettiva) delle donne, con uno specifico fine: quello di azzerare la capacità destabilizzante che l’ingresso delle donne nella sfera pubblica, quali soggetti realmente nuovi (imprevisti) , porterebbe necessariamente con sé
(Quali) donne e (quale) potere? La soggettività delle donne tra pubblico e privato
GIOLO, Orsetta
2014
Abstract
In questo saggio, a partire dalla nota vicenda di Anne Marie Slaughter e con riferimento alle tesi sostenute da alcune teoriche del pensiero femminista in ambito filosofico-politico e filosofico-giuridico in tema di potere e soggettività - quali Catharine MacKinnon, Carla Lonzi e Letizia Gianformaggio - si propone per un verso la problematizzazione della “richiesta di maggiore potere” che sembra oggi provenire dalle donne e, per altro verso, l'individuazione delle modalità attraverso le quali si instaurano diversi tipi di relazione tra le donne e il potere. Infine, si affronta la questione più rilevante: la difficile affermazione della soggettività politica delle donne. Risulterà infatti evidente come la permanenza del discorso maschile sul potere mantenga le donne ai margini di un sistema che continua a reggersi su logiche patriarcali e che, soprattutto, si rafforza attraverso la negazione della soggettività (individuale e collettiva) delle donne, con uno specifico fine: quello di azzerare la capacità destabilizzante che l’ingresso delle donne nella sfera pubblica, quali soggetti realmente nuovi (imprevisti) , porterebbe necessariamente con séI documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.