L’azione del fuoco su di un corpo umano è in genere distruttiva, anche se numerose sono le variabili che influenzano questo processo e ne condizionano gli effetti. Attraverso l’analisi dei resti combusti è possibile giungere alla ricostruzione del profilo biologico dell’individuo con determinazione del sesso, età di morte e caratteristiche utili all’identificazione personale. Le informazioni fornite da questo materiale dipendono dalle circostanze di conservazione, dal grado di fratturazione e di shrinkage dell’osso. L’identificazione sessuale si basa sui criteri antropologici tradizionali di tipo morfo-metrico; inoltre, notevole importanza assumono gli spessori del cranio e della corticale medio-diafisaria delle ossa lunghe, i diametri della testa omerale e femorale e misure angolari del meato acustico interno in relazione all’età del soggetto. La diagnosi di età è basata sulla valutazione degli stadi di accrescimento osseo e di fusione delle epifisi, nonché sul grado di obliterazione delle suture craniche i cui margini sono messi in evidenza dal processo di cracking. L’identificazione personale in alcuni casi può inoltre essere favorita dal ritrovamento di protesi dentarie ed ossee o chiodi endomidollari resistenti alle alte temperature, importanti per una comparazione con i dati ante mortem ricavabili da eventuali radiografie dei distretti ossei relativi al soggetto da identificare.
Metodologie di identificazione da resti umani combusti
MASOTTI, Sabrina;GUALDI, Emanuela
2014
Abstract
L’azione del fuoco su di un corpo umano è in genere distruttiva, anche se numerose sono le variabili che influenzano questo processo e ne condizionano gli effetti. Attraverso l’analisi dei resti combusti è possibile giungere alla ricostruzione del profilo biologico dell’individuo con determinazione del sesso, età di morte e caratteristiche utili all’identificazione personale. Le informazioni fornite da questo materiale dipendono dalle circostanze di conservazione, dal grado di fratturazione e di shrinkage dell’osso. L’identificazione sessuale si basa sui criteri antropologici tradizionali di tipo morfo-metrico; inoltre, notevole importanza assumono gli spessori del cranio e della corticale medio-diafisaria delle ossa lunghe, i diametri della testa omerale e femorale e misure angolari del meato acustico interno in relazione all’età del soggetto. La diagnosi di età è basata sulla valutazione degli stadi di accrescimento osseo e di fusione delle epifisi, nonché sul grado di obliterazione delle suture craniche i cui margini sono messi in evidenza dal processo di cracking. L’identificazione personale in alcuni casi può inoltre essere favorita dal ritrovamento di protesi dentarie ed ossee o chiodi endomidollari resistenti alle alte temperature, importanti per una comparazione con i dati ante mortem ricavabili da eventuali radiografie dei distretti ossei relativi al soggetto da identificare.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.