Recenti ricerche, coordinate dall’Università di Ferrara, hanno portato nella primavera del 2011, su segnalazione del Signor Lastoria, all’individuazione, nei pressi di Civitanova del Sannio in Molise, nelle immediate vicinanze del tratturo Lucera-Castel di Sangro, di un riparo sotto roccia con incisioni e pitture rupestri, queste ultime di colore nero, cronologicamente attribuibili, su base stilistica, ad un lasso di tempo che va dal tardo Paleolitico sino ad età più propriamente storiche. Le pitture di colore nero e le incisioni sono distribuite in quattro raggruppamenti princiali. Il numero complessivo è difficile da stabilire a causa del loro cattivo stato di conservazione; tuttavia sono riconoscibili almeno quattro figure dipinte di animali che consentono un confronto cronologico e culturale con altri ritrovamenti europei. Nello specifico è possibile ricondurre ad una probabile fase del tardo Paleolitico una figura zoomorfa, tracciata a linea di contorno di dimensioni ridotte con pigmento anche interno al dorso che ne accentua il carattere naturalistico. Altre pitture, sempre su base stilistica, possono essere ricondotte all’età del Ferro. Sulla base di questi risultati, il riparo Morricone del Pesco, oltre ad essere il primo con attestazioni di arte rupestre trovato in Molise, allargherebbe ulteriormente i confini delle manifestazioni artistiche dei nostri antenati nell’Italia centro-meridionale, segnalando testimonianze artistiche già in una fase del Paleolitico superiore.
La scoperta del riparo di Morricone del Pesco. Nuove prospettive nello studio dell’arte rupestre preistorica dell’Italia centro-meridionale
VACCARO, Carmela;HOLAKOOEI, Parviz;LEMBO, Giuseppe;PERETTO, Carlo
2014
Abstract
Recenti ricerche, coordinate dall’Università di Ferrara, hanno portato nella primavera del 2011, su segnalazione del Signor Lastoria, all’individuazione, nei pressi di Civitanova del Sannio in Molise, nelle immediate vicinanze del tratturo Lucera-Castel di Sangro, di un riparo sotto roccia con incisioni e pitture rupestri, queste ultime di colore nero, cronologicamente attribuibili, su base stilistica, ad un lasso di tempo che va dal tardo Paleolitico sino ad età più propriamente storiche. Le pitture di colore nero e le incisioni sono distribuite in quattro raggruppamenti princiali. Il numero complessivo è difficile da stabilire a causa del loro cattivo stato di conservazione; tuttavia sono riconoscibili almeno quattro figure dipinte di animali che consentono un confronto cronologico e culturale con altri ritrovamenti europei. Nello specifico è possibile ricondurre ad una probabile fase del tardo Paleolitico una figura zoomorfa, tracciata a linea di contorno di dimensioni ridotte con pigmento anche interno al dorso che ne accentua il carattere naturalistico. Altre pitture, sempre su base stilistica, possono essere ricondotte all’età del Ferro. Sulla base di questi risultati, il riparo Morricone del Pesco, oltre ad essere il primo con attestazioni di arte rupestre trovato in Molise, allargherebbe ulteriormente i confini delle manifestazioni artistiche dei nostri antenati nell’Italia centro-meridionale, segnalando testimonianze artistiche già in una fase del Paleolitico superiore.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.