Nell’ottica del progressivo superamento del c.d. deficit democratico del contesto istituzionale dell’Unione, tuttora oggetto di dibattito nella dottrina penalistica, la valorizzazione del ruolo dei parlamenti nazionali nel processo decisionale europeo assume un’importanza centrale. La l. 24-12-2012, n. 234 disciplina nel dettaglio la partecipazione delle Camere sia alla fase della elaborazione delle norme UE, sia alla fase della loro attuazione nell’ordinamento interno. Le notevoli prerogative assegnate alle assemblee nell’ambito della prima fase sembrano smentire definitivamente la tradizionale tendenza a riservare all’organo rappresentativo una funzione subalterna nella conduzione degli “affari europei”; tendenza invece confermata dalla disciplina della seconda fase, che ribadisce il protagonismo della delega legislativa nel quadro dei meccanismi di recepimento.
Riserva di legge e obblighi europei di armonizzazione
GRANDI, Ciro
2014
Abstract
Nell’ottica del progressivo superamento del c.d. deficit democratico del contesto istituzionale dell’Unione, tuttora oggetto di dibattito nella dottrina penalistica, la valorizzazione del ruolo dei parlamenti nazionali nel processo decisionale europeo assume un’importanza centrale. La l. 24-12-2012, n. 234 disciplina nel dettaglio la partecipazione delle Camere sia alla fase della elaborazione delle norme UE, sia alla fase della loro attuazione nell’ordinamento interno. Le notevoli prerogative assegnate alle assemblee nell’ambito della prima fase sembrano smentire definitivamente la tradizionale tendenza a riservare all’organo rappresentativo una funzione subalterna nella conduzione degli “affari europei”; tendenza invece confermata dalla disciplina della seconda fase, che ribadisce il protagonismo della delega legislativa nel quadro dei meccanismi di recepimento.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.