Il Settecento è il secolo della politeness, delle corti, della vita sociale, e in molti scritti sul bello e sulle arti è messa in risalto la rilevanza del buon gusto per il progresso non solo dell’individuo, ma dell’intera collettività. Soprattutto, è la passione per l’arte antica a dominare quel periodo cui ci si riferisce convenzionalmente in termini di “gusto neoclassico” e che occupa gran parte del XVIII secolo, fino quasi alla sua conclusione. Espressione d’un grado sommo di civiltà e cultura, l’arte greco-romana è per l’uomo settecentesco custode dei più perfezionati modelli etici ed estetici, cui deve volgersi chiunque aspiri a un progresso morale e culturale. Invece, l’idea stessa di educazione estetica come essenziale alla formazione del virtuoso ha origini umanistiche e rinascimentali e trae ispirazione da opere quali il "Cortegiano" di Castiglione e il "De Sermone" di Pontano. Si esamineranno quindi i vari aspetti legati all’educazione estetica delle élites (arte, gusto, morale e società) nel Settecento, fra canoni classici e riprese umanistiche, a partire dall’esame dei maggiori sistemi estetico-filosofici del Sei e Settecento e dall’esame di testi quali il "Cours d’etude di Condillac", i "Pensieri sull’educazione" di Locke, le "Lettere a un giovane studente all’università" di Lord Shaftesbury e "L’educazione del gentiluomo" di Lord Chesterfield, fra gli altri.
Un ideale di politior humanitas rivisitato. L'educazione estetica delle élites in età moderna
GATTI, Andrea
2012
Abstract
Il Settecento è il secolo della politeness, delle corti, della vita sociale, e in molti scritti sul bello e sulle arti è messa in risalto la rilevanza del buon gusto per il progresso non solo dell’individuo, ma dell’intera collettività. Soprattutto, è la passione per l’arte antica a dominare quel periodo cui ci si riferisce convenzionalmente in termini di “gusto neoclassico” e che occupa gran parte del XVIII secolo, fino quasi alla sua conclusione. Espressione d’un grado sommo di civiltà e cultura, l’arte greco-romana è per l’uomo settecentesco custode dei più perfezionati modelli etici ed estetici, cui deve volgersi chiunque aspiri a un progresso morale e culturale. Invece, l’idea stessa di educazione estetica come essenziale alla formazione del virtuoso ha origini umanistiche e rinascimentali e trae ispirazione da opere quali il "Cortegiano" di Castiglione e il "De Sermone" di Pontano. Si esamineranno quindi i vari aspetti legati all’educazione estetica delle élites (arte, gusto, morale e società) nel Settecento, fra canoni classici e riprese umanistiche, a partire dall’esame dei maggiori sistemi estetico-filosofici del Sei e Settecento e dall’esame di testi quali il "Cours d’etude di Condillac", i "Pensieri sull’educazione" di Locke, le "Lettere a un giovane studente all’università" di Lord Shaftesbury e "L’educazione del gentiluomo" di Lord Chesterfield, fra gli altri.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.