Il comportamento passivo del tessuto urbano

La rinnovata consapevolezza per un uso equilibrato delle risorse non rinnovabili ha senza dubbio contribuito ad una profonda trasformazione del settore edilizio. Non altrettanto si può dire di quello urbanistico, che pare in tal senso scontare una inerzia solo in parte imputabile al dibattito sulla forma urbana avviato in Europa a seguito della ricollocazione delle funzioni produttive sul territorio. Tale ritardo sembra più realisticamente ascrivibile ad una pericolosa riduzione del momento tecnico a quello tecnologico, motivato da evidenti ineressi della filiera produttiva. Al fine di scardinate questa interdizione, concettuale ancor prima che disciplinare, è opportuno far riflettere i diversi portatori di interesse, tra cui in prima istanza i cittadini stessi, sulla necessità di estendere ad intere porzioni di città la nozione di “strumento” ad elevate prestazioni energetiche. Gli effetti virtuosi di tale cambiamento di prospettiva sono documentati attraverso un’ampia selezione di best-prectices europee.