La ricerca prende in esame la particolare struttura urbana di Pescia, centro bipolare generatosi a partire da due nuclei distinti collocati sulle opposte rive dell’omonimo torrente, successivamente unitisi a formare un unico organismo urbano. L’interesse per tale realtà insediativa, oggi secondaria nel panorama toscano, è maturato nel corso di alcuni studi compiuti all’interno del curriculum universitario nei quali, nonostante l’impegno profuso in più direzioni, non sono state mai chiarite le ragioni dell’originale assetto morfologico di Pescia. La letteratura esistente – sia quella specifica su Pescia che quella generale inerente la storia degli insediamenti italiani ed europei – non fornisce, d’altro canto, indicazioni utili in merito al tema indagato. Le caratteristiche eccezionali dell’impianto – immediatamente riconoscibili ed in gran parte preservate – sono emerse con maggior vigore a seguito di un’iniziale verifica volta ad indagare gli aspetti storici, geo-morfologici, politici, amministrativi e funzionali della città nel suo insieme e dei singoli nuclei che si sono sviluppati intorno ai primitivi elementi generatori (castello e pieve). Gli esiti di queste ricerche hanno rafforzato l’idea che le problematiche legate alla forma percepita di un insediamento siano in realtà più complesse e articolate rispetto a quello che si potrebbe supporre ad una iniziale e superficiale ricognizione; è stato quindi interessante ricercare in primo luogo i nessi esistenti tra le eterogenee parti del tessuto e, secondariamente, individuare gli elementi architettonici e/o urbani (poli) rappresentanti i differenti nuclei, in modo da rendere manifeste le peculiari logiche aggregative dell’abitato esaminato.
Pescia insediamento bipolare in Toscana
LAVORATTI, GAIA
2013
Abstract
La ricerca prende in esame la particolare struttura urbana di Pescia, centro bipolare generatosi a partire da due nuclei distinti collocati sulle opposte rive dell’omonimo torrente, successivamente unitisi a formare un unico organismo urbano. L’interesse per tale realtà insediativa, oggi secondaria nel panorama toscano, è maturato nel corso di alcuni studi compiuti all’interno del curriculum universitario nei quali, nonostante l’impegno profuso in più direzioni, non sono state mai chiarite le ragioni dell’originale assetto morfologico di Pescia. La letteratura esistente – sia quella specifica su Pescia che quella generale inerente la storia degli insediamenti italiani ed europei – non fornisce, d’altro canto, indicazioni utili in merito al tema indagato. Le caratteristiche eccezionali dell’impianto – immediatamente riconoscibili ed in gran parte preservate – sono emerse con maggior vigore a seguito di un’iniziale verifica volta ad indagare gli aspetti storici, geo-morfologici, politici, amministrativi e funzionali della città nel suo insieme e dei singoli nuclei che si sono sviluppati intorno ai primitivi elementi generatori (castello e pieve). Gli esiti di queste ricerche hanno rafforzato l’idea che le problematiche legate alla forma percepita di un insediamento siano in realtà più complesse e articolate rispetto a quello che si potrebbe supporre ad una iniziale e superficiale ricognizione; è stato quindi interessante ricercare in primo luogo i nessi esistenti tra le eterogenee parti del tessuto e, secondariamente, individuare gli elementi architettonici e/o urbani (poli) rappresentanti i differenti nuclei, in modo da rendere manifeste le peculiari logiche aggregative dell’abitato esaminato.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.