L'Ayurveda, medicina tradizionale indiana, è oggi riconosciuta dall'Unione Europea tra le medicine non convenzionali e annovera più di 7000 piante utilizzate a scopo terapeutico in complesse formulazioni scarsamente indagate sotto il profilo chimico e di bioattività1. In particolare la standardizzazione di una droga o di un suo estratto, attraverso anche la scelta di opportuni marker che ne qualifichino la qualità, rappresenta uno dei punti cruciali per poterne validare la sicurezza e l'efficacia2. Su questi presupposti e nell'ambito di una progettualità di più ampio respiro (PRIN 2009LR9YLF) sono state indagate, attraverso una strategia bioassay-guided, le preparazioni ayurvediche decotto di Boerhaavia diffusa L. (Nyctaginaceae) radice e di Curculigo orchioides Gaertn. (Hypoxidaceae) radice, e confrontate con le tinture madri, tipiche della medicina occidentale. In particolare nel decotto di B. diffusa sono state identificate e quantificate, mediante GC-MS e GC-FID, β-sitosterolo (2,500±0,342 μg/ml) e stigmasterolo (0,220±0,009 μg/ml), in RP-HPLC-DAD, acido ferulico (6,803±0,022 μg/ml) e vanillina (1,833±1,387 μg/ml); per la tintura madre anche eupalitin e boeravinone B. Nel decotto di C. orchioides sono state titolate: β-sitosterolo (0,281±0,003 μg/ml), stigmasterolo (0,029±0,001 μg/ml), curculigoside A (7,192±1,433 μg/ml) e orcinol-β-D-glucoside (72,932±0,429 μg/ml). Con il DPPH e ABTS autobiographic assay e i test spettrofotometrici ABTS, DPPH, β-carotene bleaching si è saggiata l'attività antiossidante delle preparazioni tradizionali e delle molecole in esse contenute. Il test più performante, ABTS, ha mostrato valori di IC50 pari a 150,794±6,241 µg/ml per il decotto di B. diffusa e 46,895±1,643 µg/ml per quello di C. orchioides. Le tinture madri sono risultate più attive, con valori di 33,272±3,406 µg/ml per B. diffusa e 4,435±0,090 µg/ml per C. orchioides. Tra le molecole pure saggiate, le più attive sono state acido ferulico (1,081±0,043 µg/ml) ed eupalitin (4,402±0,002 µg/ml) per B. diffusa, curculigoside A (4,752±0,197 µg/ml) e orcinol-β-D-glucoside (4,900±0,011 µg/ml) per C. orchioides, confrontate con l'antiossidante di sintesi trolox (2,040±0,101 µg/ml). Con SOS Chromotest è stata verificata la sicurezza d'uso delle preparazioni tradizionali ed è stata indagata la loro azione mutageno protettiva con l'ausilio di un controllo positivo (2-idrossi-4-metossibenzaldeide) ed uno negativo (4-nitro-N-ossi-chinolina). Risultati interessanti sono stati ottenuti solo per i fitocomplessi di C. orchioides (più efficace il decotto della tintura madre). Tra le molecole pure testate curculigoside A (29,81±1,50% inibizione massima a 296,875 µg/ml) e orcinol-β-D-glucoside (24,52±1,21% inibizione massima a 343,750 µg/ml) hanno presentato la maggiore attività, contribuendo a spiegare i risultati ottenuti per le preparazioni tradizionali di C. orchioides. Nel caso di B. diffusa, boeravinone B (alle concentrazioni più basse: 24,53±1,05% inibizione massima a 531,250 µg/ml), acido ferulico (36,03±1,81% inibizione massima a 3200 µg/ml) e vanillina (30,57±1,39% inibizione massima a 400 µg/ml) hanno mostrato una lieve attività mutageno protettiva, che non si riflette nei dati ottenuti con le preparazioni tradizionali. In conclusione questo lavoro presenta un primo tentativo di individuazione e quantificazione di marker specifici per le preparazioni ayurvediche di B. diffusa e C. orchioides e risultati preliminari di bioattività che vanno nella direzione di confermare l'uso tradizionale di queste droghe nella disciplina ayurvedica Rasayana, paragonabile, nella medicina occidentale, ad una medicina preventiva3.
Profilo fitochimico e di bioattività di droghe ayurvediche: Boerhaavia diffusa e Curculigo orchioides
GUERRINI, Alessandra;ROSSI, Damiano;MAIETTI, Silvia;GRANDINI, Alessandro;SPAGNOLETTI, Antonella;DONEGA', Valentina;POPPI, Irene;MARESCA, Immacolata;TACCHINI, Massimo;SACCHETTI, Gianni
2013
Abstract
L'Ayurveda, medicina tradizionale indiana, è oggi riconosciuta dall'Unione Europea tra le medicine non convenzionali e annovera più di 7000 piante utilizzate a scopo terapeutico in complesse formulazioni scarsamente indagate sotto il profilo chimico e di bioattività1. In particolare la standardizzazione di una droga o di un suo estratto, attraverso anche la scelta di opportuni marker che ne qualifichino la qualità, rappresenta uno dei punti cruciali per poterne validare la sicurezza e l'efficacia2. Su questi presupposti e nell'ambito di una progettualità di più ampio respiro (PRIN 2009LR9YLF) sono state indagate, attraverso una strategia bioassay-guided, le preparazioni ayurvediche decotto di Boerhaavia diffusa L. (Nyctaginaceae) radice e di Curculigo orchioides Gaertn. (Hypoxidaceae) radice, e confrontate con le tinture madri, tipiche della medicina occidentale. In particolare nel decotto di B. diffusa sono state identificate e quantificate, mediante GC-MS e GC-FID, β-sitosterolo (2,500±0,342 μg/ml) e stigmasterolo (0,220±0,009 μg/ml), in RP-HPLC-DAD, acido ferulico (6,803±0,022 μg/ml) e vanillina (1,833±1,387 μg/ml); per la tintura madre anche eupalitin e boeravinone B. Nel decotto di C. orchioides sono state titolate: β-sitosterolo (0,281±0,003 μg/ml), stigmasterolo (0,029±0,001 μg/ml), curculigoside A (7,192±1,433 μg/ml) e orcinol-β-D-glucoside (72,932±0,429 μg/ml). Con il DPPH e ABTS autobiographic assay e i test spettrofotometrici ABTS, DPPH, β-carotene bleaching si è saggiata l'attività antiossidante delle preparazioni tradizionali e delle molecole in esse contenute. Il test più performante, ABTS, ha mostrato valori di IC50 pari a 150,794±6,241 µg/ml per il decotto di B. diffusa e 46,895±1,643 µg/ml per quello di C. orchioides. Le tinture madri sono risultate più attive, con valori di 33,272±3,406 µg/ml per B. diffusa e 4,435±0,090 µg/ml per C. orchioides. Tra le molecole pure saggiate, le più attive sono state acido ferulico (1,081±0,043 µg/ml) ed eupalitin (4,402±0,002 µg/ml) per B. diffusa, curculigoside A (4,752±0,197 µg/ml) e orcinol-β-D-glucoside (4,900±0,011 µg/ml) per C. orchioides, confrontate con l'antiossidante di sintesi trolox (2,040±0,101 µg/ml). Con SOS Chromotest è stata verificata la sicurezza d'uso delle preparazioni tradizionali ed è stata indagata la loro azione mutageno protettiva con l'ausilio di un controllo positivo (2-idrossi-4-metossibenzaldeide) ed uno negativo (4-nitro-N-ossi-chinolina). Risultati interessanti sono stati ottenuti solo per i fitocomplessi di C. orchioides (più efficace il decotto della tintura madre). Tra le molecole pure testate curculigoside A (29,81±1,50% inibizione massima a 296,875 µg/ml) e orcinol-β-D-glucoside (24,52±1,21% inibizione massima a 343,750 µg/ml) hanno presentato la maggiore attività, contribuendo a spiegare i risultati ottenuti per le preparazioni tradizionali di C. orchioides. Nel caso di B. diffusa, boeravinone B (alle concentrazioni più basse: 24,53±1,05% inibizione massima a 531,250 µg/ml), acido ferulico (36,03±1,81% inibizione massima a 3200 µg/ml) e vanillina (30,57±1,39% inibizione massima a 400 µg/ml) hanno mostrato una lieve attività mutageno protettiva, che non si riflette nei dati ottenuti con le preparazioni tradizionali. In conclusione questo lavoro presenta un primo tentativo di individuazione e quantificazione di marker specifici per le preparazioni ayurvediche di B. diffusa e C. orchioides e risultati preliminari di bioattività che vanno nella direzione di confermare l'uso tradizionale di queste droghe nella disciplina ayurvedica Rasayana, paragonabile, nella medicina occidentale, ad una medicina preventiva3.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.