I materiali botanici rinvenuti nell’abitato fanno sostanzialmente riferimento a macroresti vegetali di diretto significato etnobotanico e di appartenenza quasi esclusiva a specie commestibili (semi/frutti) e a legni/carboni provenienti da specie spontanee. I reperti carpologici, tutti strettamente correlati alla vita quotidiana ed economica dell’abitato, provengono da piante coltivate a scopo alimentare. Gli elementi strutturali degli edifici (pali, travi, ecc.) sono stati ricavati principalmente da legno di Querce caducifoglie/Quercus caducifoglie e in particolare da Farnia/Quercus cf. robur; solo per alcuni elementi sono stati impiegati Castagno/Castanea sativa e Frassini/Fraxinus. Per scaldarsi, cucinare cibi e produrre manufatti, oltre al legno di Quercia e Frassino, venivano utilizzati anche Olmo/Ulmus e Frangola/Frangula alnus. Il contesto vegetazionale e ambientale circostante il villaggio risulta piuttosto aperto con presenza di vaste aree coltivate a cereali (orzo, piccolo farro, farro, grano tenero/duro, avena) e a leguminose (fava e veccia selvatica), con diversificate coltivazioni di alberi da frutta sia carnosa (pesche marene, ciliegio dolce, susino, mirabolano, pero, ecc.) che secca (noci e nocciole), oltre alla coltivazione della Vite utilizzata per il suo frutto e per la produzione di vino. All’interno dell’abitato o nelle sue immediate vicinanze erano presenti anche orti destinati alla produzione di ortaggi, fra cui la zucca da vino. Nell’area esterna e circostante l’abitato sono presenti aree boscate più o meno estese caratterizzate da Querce caducifoglie/Quercus caducifoglie con Farnia/Quercus robur accompagnate a Frassini/Fraxinus, Olmo/Ulmus, Frangola/Frangula alnus e Spino cervino (Rhamnus catharticus). La fonte di approvvigionamento dei legnami utilizzati nell’abitato è quindi essenzialmente locale e proviene dai boschi planiziari circostanti l’insediamento ad eccezione del Castagno/Castanea sativa, il cui legname potrebbe essere stato trasportato attraverso vie commerciali da zone più di quota.Dal quadro complessivo emerso dalle indagini botaniche risulta che la vita degli abitanti dell’insediamento fidentino è basata su una diversificata e sviluppata economia agricola, su una abbondante e varia dieta alimentare a base di diversi tipi di cereali che, insieme ai legumi, venivano impiegati o come sfarinati per fare pane, focacce o anche per nutrienti zuppe e minestre, accompagnati a vari frutti carnosi che venivano consumati freschi oppure trasformati in bevande (vino, sciroppi, decotti) e a frutta secca e ortaggi.
Via Bacchini 1992-1993
MARCHESINI, Marco;MARVELLI, SILVIA
2006
Abstract
I materiali botanici rinvenuti nell’abitato fanno sostanzialmente riferimento a macroresti vegetali di diretto significato etnobotanico e di appartenenza quasi esclusiva a specie commestibili (semi/frutti) e a legni/carboni provenienti da specie spontanee. I reperti carpologici, tutti strettamente correlati alla vita quotidiana ed economica dell’abitato, provengono da piante coltivate a scopo alimentare. Gli elementi strutturali degli edifici (pali, travi, ecc.) sono stati ricavati principalmente da legno di Querce caducifoglie/Quercus caducifoglie e in particolare da Farnia/Quercus cf. robur; solo per alcuni elementi sono stati impiegati Castagno/Castanea sativa e Frassini/Fraxinus. Per scaldarsi, cucinare cibi e produrre manufatti, oltre al legno di Quercia e Frassino, venivano utilizzati anche Olmo/Ulmus e Frangola/Frangula alnus. Il contesto vegetazionale e ambientale circostante il villaggio risulta piuttosto aperto con presenza di vaste aree coltivate a cereali (orzo, piccolo farro, farro, grano tenero/duro, avena) e a leguminose (fava e veccia selvatica), con diversificate coltivazioni di alberi da frutta sia carnosa (pesche marene, ciliegio dolce, susino, mirabolano, pero, ecc.) che secca (noci e nocciole), oltre alla coltivazione della Vite utilizzata per il suo frutto e per la produzione di vino. All’interno dell’abitato o nelle sue immediate vicinanze erano presenti anche orti destinati alla produzione di ortaggi, fra cui la zucca da vino. Nell’area esterna e circostante l’abitato sono presenti aree boscate più o meno estese caratterizzate da Querce caducifoglie/Quercus caducifoglie con Farnia/Quercus robur accompagnate a Frassini/Fraxinus, Olmo/Ulmus, Frangola/Frangula alnus e Spino cervino (Rhamnus catharticus). La fonte di approvvigionamento dei legnami utilizzati nell’abitato è quindi essenzialmente locale e proviene dai boschi planiziari circostanti l’insediamento ad eccezione del Castagno/Castanea sativa, il cui legname potrebbe essere stato trasportato attraverso vie commerciali da zone più di quota.Dal quadro complessivo emerso dalle indagini botaniche risulta che la vita degli abitanti dell’insediamento fidentino è basata su una diversificata e sviluppata economia agricola, su una abbondante e varia dieta alimentare a base di diversi tipi di cereali che, insieme ai legumi, venivano impiegati o come sfarinati per fare pane, focacce o anche per nutrienti zuppe e minestre, accompagnati a vari frutti carnosi che venivano consumati freschi oppure trasformati in bevande (vino, sciroppi, decotti) e a frutta secca e ortaggi.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.