Fin dall’antichità il legno veniva utilizzato dall’uomo per la sua ampia reperibilità e facilità di lavorazione. I materiali lignei si conservano principalmente in depositi archeologici sommersi dalla falda, sul fondo di laghi o in ambienti artificiali (pozzi, buche, fossati, canali, ecc.), o in mare dove la presenza costante dell’acqua ha creato condizioni di anaerobiosi favorevoli alla conservazione del legno. I reperti rinvenuti in ambiente umido presentano le componenti dello xilema (cellulosa, lignina) più o meno degradate, perciò il legno, privo di resistenza meccanica, se viene lasciato seccare all’aria diventa un ammasso compatto e deformato. Si rende perciò indispensabile effettuare interventi conservativi per evitare la disintegrazione e la perdita dei reperti lignei.
L’importanza delle analisi xilologiche nel restauro dei legni: i reperti lignei del castrum altomedievale di Sant’Agata Bolognese
MARCHESINI, Marco;MARVELLI, SILVIA;
2003
Abstract
Fin dall’antichità il legno veniva utilizzato dall’uomo per la sua ampia reperibilità e facilità di lavorazione. I materiali lignei si conservano principalmente in depositi archeologici sommersi dalla falda, sul fondo di laghi o in ambienti artificiali (pozzi, buche, fossati, canali, ecc.), o in mare dove la presenza costante dell’acqua ha creato condizioni di anaerobiosi favorevoli alla conservazione del legno. I reperti rinvenuti in ambiente umido presentano le componenti dello xilema (cellulosa, lignina) più o meno degradate, perciò il legno, privo di resistenza meccanica, se viene lasciato seccare all’aria diventa un ammasso compatto e deformato. Si rende perciò indispensabile effettuare interventi conservativi per evitare la disintegrazione e la perdita dei reperti lignei.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.