Il XVI Quaderno di Archeologia della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna riguarda la pubblicazione di una piccola ma importante necropoli romana rinvenuta nel territorio ferrarese, a Gambulaga, appartenente alla ricca famiglia dei Fadieni, vissuti nell'area deltizia nella prima età imperiale. Grazie alla multidisciplinarietà e all’accuratezza degli studi condotti del contesto di scavo e dei corredi funerari di riferimento è oggi possibile apprezzare uno squarcio non solo dei riti e delle cerimonie funerarie, ma anche delle vicende economiche e dello stile di vita dei Fadieni, rappresentanti di una classe dirigente medio-alta che costituì l'ossatura del sistema economico di questa regione e che presumibilmente abitava una delle grandi ville del territorio padano o i ricchi borghi rurali che si collocavano lungo le strade consolari della Cisalpina. In particolare le analisi dei reperti vegetali macroscopici (frutti/semi e carboni) e microscopici (pollini/spore) del sepolcro dei Fadieni hanno fornito preziose informazioni sull’utilizzo delle risorse vegetali nell’ambito del rituale funerario e, più in generale, indicazioni sulle coltivazioni praticate nell’area, sull’economia, il commercio, l’utilizzo di diversi tipi di legname nonché utili informazioni sull’evoluzione climatica della zona. Particolarmente interessante è infine lo studio delle diverse offerte votive di frutta carnosa e secca, di cariossidi e legumi di probabile origine locale.
Rituale funebre, paesaggio vegetale e ambiente nella necropoli
MARCHESINI, Marco;MARVELLI, SILVIA
2006
Abstract
Il XVI Quaderno di Archeologia della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna riguarda la pubblicazione di una piccola ma importante necropoli romana rinvenuta nel territorio ferrarese, a Gambulaga, appartenente alla ricca famiglia dei Fadieni, vissuti nell'area deltizia nella prima età imperiale. Grazie alla multidisciplinarietà e all’accuratezza degli studi condotti del contesto di scavo e dei corredi funerari di riferimento è oggi possibile apprezzare uno squarcio non solo dei riti e delle cerimonie funerarie, ma anche delle vicende economiche e dello stile di vita dei Fadieni, rappresentanti di una classe dirigente medio-alta che costituì l'ossatura del sistema economico di questa regione e che presumibilmente abitava una delle grandi ville del territorio padano o i ricchi borghi rurali che si collocavano lungo le strade consolari della Cisalpina. In particolare le analisi dei reperti vegetali macroscopici (frutti/semi e carboni) e microscopici (pollini/spore) del sepolcro dei Fadieni hanno fornito preziose informazioni sull’utilizzo delle risorse vegetali nell’ambito del rituale funerario e, più in generale, indicazioni sulle coltivazioni praticate nell’area, sull’economia, il commercio, l’utilizzo di diversi tipi di legname nonché utili informazioni sull’evoluzione climatica della zona. Particolarmente interessante è infine lo studio delle diverse offerte votive di frutta carnosa e secca, di cariossidi e legumi di probabile origine locale.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.