I canali di bonifica della Provincia di Ferrara (circa 4000 km) per le caratteristiche morfologiche e idrologiche sono assimilabili a un’espansione del tratto terminale del Po, di cui veicolano l’acqua. In ambienti di questo tipo, si possono verificare condizioni di autotrofia e/o eterotrofia e la sostanza organica può avere origine alloctona o autoctona, come descritto nei noti modelli dell’ecologia fluviale, il River Continuum Concept (Vannote et al. 1980) e il Riverine Productivity Model (Thorp & Delong 1994; 2002). Per approfondire il tema, nel 2003, nei canali maggiori, sono state effettuate campagne sperimentali stagionali incentrate sulla misura di produzione primaria lorda e respirazione microbica. Parallelamente sono state caratterizzate le comunità macrozoobentonica e ittica. L’analisi congiunta dei risultati con i dati di monitoraggio ARPA (1992-2003) ha evidenziato caratteristiche trofiche comuni in tutti i canali e nel Po, tra cui l’assenza di vegetazione sommersa, elevatissima produzione primaria fitoplanctonica, assenza di microfitobentos, ipossia notturna negli strati di fondo, comunità macrozoobentonica diversificata in fascia ripariale ma paucispecifica nel centro. Il quadro generale e l’elaborazione dei risultati indicano in tutte le stagioni il dominio della componente fitoplanctonica che rappresenta la fonte primaria di sostanza organica in questi sistemi in accordo con l’RPM di Thorp & Delong (2002).
I canali di bonifica del Delta del Po: un sistema sperimentale per la validazione del Riverine Productivity Model
MANTOVANI, Sara;CASTALDELLI, Giuseppe;ROSSI, Remigio;FANO, Elisa Anna
2004
Abstract
I canali di bonifica della Provincia di Ferrara (circa 4000 km) per le caratteristiche morfologiche e idrologiche sono assimilabili a un’espansione del tratto terminale del Po, di cui veicolano l’acqua. In ambienti di questo tipo, si possono verificare condizioni di autotrofia e/o eterotrofia e la sostanza organica può avere origine alloctona o autoctona, come descritto nei noti modelli dell’ecologia fluviale, il River Continuum Concept (Vannote et al. 1980) e il Riverine Productivity Model (Thorp & Delong 1994; 2002). Per approfondire il tema, nel 2003, nei canali maggiori, sono state effettuate campagne sperimentali stagionali incentrate sulla misura di produzione primaria lorda e respirazione microbica. Parallelamente sono state caratterizzate le comunità macrozoobentonica e ittica. L’analisi congiunta dei risultati con i dati di monitoraggio ARPA (1992-2003) ha evidenziato caratteristiche trofiche comuni in tutti i canali e nel Po, tra cui l’assenza di vegetazione sommersa, elevatissima produzione primaria fitoplanctonica, assenza di microfitobentos, ipossia notturna negli strati di fondo, comunità macrozoobentonica diversificata in fascia ripariale ma paucispecifica nel centro. Il quadro generale e l’elaborazione dei risultati indicano in tutte le stagioni il dominio della componente fitoplanctonica che rappresenta la fonte primaria di sostanza organica in questi sistemi in accordo con l’RPM di Thorp & Delong (2002).I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.