Se le opere in verso (poesia e teatro) continuano a primeggiare negli studi sulla letteratura aurisecolare, è pur vero che la prosa spagnola cinque-seicentesca ha conosciuto, negli ultimi decenni, una variegata fioritura di studi (socioculturali, letterari, ecdotici, ermeneutici, bibliologici, etc.) che ha condotto a una conoscenza approfondita di alcuni filoni e generi, così come di singole opere (il caso del Quijote è esemplare). Contestualmente sono stati messi meglio a fuoco anche i rapporti con il mondo classico, nonché i contatti e i debiti con culture coeve, come, in particolare, quella italiana. Restano, tuttavia, alcuni ambiti nei quali – spesso indipendentemente dalla rilevanza storica, letteraria o sociale dei generi considerati – continuano ad accogliersi tanto idées reçues, quanto tradizioni testuali mai ben acclarate (eppure convertitesi in inossidabili textus recepti) o, perfino, nemmeno sfiorate dalle armi dell’ecdotica. Questo è anche il caso dei due testi di cui s'intende approntare un'edizione critica, secondo criteri neolachmanniani, ciascuno dei quali costituisce un importante tassello nel genere di pertinenza: i Comentarios de la Guerra de Granada di Diego Hurtado de Mendoza in campo storiografico e almeno uno dei romanzi di Francisco Quintana - Experiencias de amor y fortuna (1626) e Historia de Hipólito y Aminta (1627) - sul fronte dell'evoluzione della novela postcervantina. Di queste opere si sonderanno anche i rapporti, di ordine sia stilistico sia culturale, con le fonti classiche e moderne, nonché gli affioramenti di manipolazioni ideologiche o estetiche nella tradizione. L’esercizio ecdotico neolachmanniano ambisce dunque ad essere non solo il metodo indispensabile per la preparazione delle edizioni, ma anche uno dei fondamentali strumenti di indagine sulla ricezione delle opere: attraverso, appunto, lo studio delle peculiarità delle differenti tradizioni testuali. In parallelo verrà esaminata la prosa omiletica aurisecolare a partire dalla più significativa querelle che interessa le retoriche ecclesiastiche ispaniche del XVII secolo: la polemica sulle pinturas lecite sollevata dalla divulgazione della Censura de la elocuencia di Ormaza (1648). Oltre a una monografia, che dovrà illustrare la ripresa di modelli descrittivi classici, nonché la generale evoluzione della tecnica descrittiva tanto nelle artes praedicandi quanto nei sermonarios tardorinascimentali e barocchi, sarà predisposta un'antologia dei testi più significativi che intervengono nella querelle antiormaziana.

PRIN 2007. "La prosa aurisecolare tra letteratura, storiografia e omiletica: tradizioni del testo e della parola"

TANGANELLI, Paolo
2009

Abstract

Se le opere in verso (poesia e teatro) continuano a primeggiare negli studi sulla letteratura aurisecolare, è pur vero che la prosa spagnola cinque-seicentesca ha conosciuto, negli ultimi decenni, una variegata fioritura di studi (socioculturali, letterari, ecdotici, ermeneutici, bibliologici, etc.) che ha condotto a una conoscenza approfondita di alcuni filoni e generi, così come di singole opere (il caso del Quijote è esemplare). Contestualmente sono stati messi meglio a fuoco anche i rapporti con il mondo classico, nonché i contatti e i debiti con culture coeve, come, in particolare, quella italiana. Restano, tuttavia, alcuni ambiti nei quali – spesso indipendentemente dalla rilevanza storica, letteraria o sociale dei generi considerati – continuano ad accogliersi tanto idées reçues, quanto tradizioni testuali mai ben acclarate (eppure convertitesi in inossidabili textus recepti) o, perfino, nemmeno sfiorate dalle armi dell’ecdotica. Questo è anche il caso dei due testi di cui s'intende approntare un'edizione critica, secondo criteri neolachmanniani, ciascuno dei quali costituisce un importante tassello nel genere di pertinenza: i Comentarios de la Guerra de Granada di Diego Hurtado de Mendoza in campo storiografico e almeno uno dei romanzi di Francisco Quintana - Experiencias de amor y fortuna (1626) e Historia de Hipólito y Aminta (1627) - sul fronte dell'evoluzione della novela postcervantina. Di queste opere si sonderanno anche i rapporti, di ordine sia stilistico sia culturale, con le fonti classiche e moderne, nonché gli affioramenti di manipolazioni ideologiche o estetiche nella tradizione. L’esercizio ecdotico neolachmanniano ambisce dunque ad essere non solo il metodo indispensabile per la preparazione delle edizioni, ma anche uno dei fondamentali strumenti di indagine sulla ricezione delle opere: attraverso, appunto, lo studio delle peculiarità delle differenti tradizioni testuali. In parallelo verrà esaminata la prosa omiletica aurisecolare a partire dalla più significativa querelle che interessa le retoriche ecclesiastiche ispaniche del XVII secolo: la polemica sulle pinturas lecite sollevata dalla divulgazione della Censura de la elocuencia di Ormaza (1648). Oltre a una monografia, che dovrà illustrare la ripresa di modelli descrittivi classici, nonché la generale evoluzione della tecnica descrittiva tanto nelle artes praedicandi quanto nei sermonarios tardorinascimentali e barocchi, sarà predisposta un'antologia dei testi più significativi che intervengono nella querelle antiormaziana.
2009
Tanganelli, Paolo
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